Limitazioni dei diritti nel diritto d'autore giapponese: una prospettiva di interesse pubblico e di giornalismo

La legge giapponese sul diritto d’autore (Copyright Law) mira a proteggere i diritti degli autori che creano opere e a contribuire allo sviluppo culturale. Una delle principali caratteristiche di questa legge è l’adozione del principio di “non formalismo”, il quale significa che i diritti d’autore sorgono automaticamente nel momento in cui l’opera viene creata, senza la necessità di alcuna registrazione o procedura. Grazie a questa forte protezione, gli autori possono assicurarsi i benefici derivanti dalle loro attività creative. Tuttavia, dal punto di vista dell’interesse generale della società e dell’uso equo della cultura, i diritti d’autore non sono assoluti. La legge giapponese sul diritto d’autore stabilisce in dettaglio le “disposizioni di limitazione dei diritti”, che permettono l’utilizzo delle opere senza il permesso del titolare del diritto d’autore in determinate situazioni. Queste disposizioni, a differenza del concetto più generale di “fair use” degli Stati Uniti, sono caratterizzate dal fatto che le circostanze e gli scopi in cui l’uso è permesso sono definiti specificamente in singoli articoli. Per le attività di pubbliche relazioni delle imprese, la gestione dei media e la conformità legale, è essenziale comprendere accuratamente queste disposizioni per evitare il rischio di violazione del diritto d’autore e condurre legittimamente le attività commerciali. In questo articolo, spiegheremo dal punto di vista specialistico le disposizioni di limitazione dei diritti che sono particolarmente rilevanti per la pratica aziendale, come la riproduzione di editoriali su questioni attuali, l’uso di discorsi politici, la copertura di eventi di attualità e la duplicazione in procedimenti giudiziari, fornendo esempi specifici di articoli e casi giudiziari.
Ristampa e Utilizzo di Editoriali su Questioni Attuali
Al fine di stimolare il dibattito sociale, la legge sul diritto d’autore del Giappone consente la ristampa di articoli editoriali sotto determinate condizioni. L’articolo 39, paragrafo 1, del diritto d’autore giapponese permette la ristampa o la trasmissione di editoriali pubblicati su giornali o riviste che trattano questioni attuali di natura politica, economica o sociale su altri giornali o riviste.
Perché questa disposizione sia applicabile, è necessario soddisfare alcuni requisiti rigorosi. In primo luogo, l’opera in questione deve essere stata “pubblicata su un giornale o una rivista”. In secondo luogo, il contenuto deve essere un editoriale che tratta questioni attuali di natura politica, economica o sociale. Qui è fondamentale la definizione di “editoriale”, che non si riferisce semplicemente alla segnalazione di fatti o articoli esplicativi su questioni attuali. Secondo l’interpretazione legale, per “editoriale” si intende un testo che esprime le posizioni e le raccomandazioni di un’organizzazione giornalistica, come l’editoriale di un giornale o il leader di una rivista.
Inoltre, esistono chiare eccezioni all’applicazione di questa disposizione. Gli editoriali di natura accademica sono esclusi da questa eccezione per proteggere le conoscenze specialistiche e gli interessi economici dell’autore. La più importante eccezione pratica è quando l’articolo originale include una dichiarazione che proibisce la ristampa, come “vietata la riproduzione”. Se tale dichiarazione è presente, non è possibile ristampare senza autorizzazione, anche se tutti gli altri requisiti sono soddisfatti. Secondo l’interpretazione legale, questa dichiarazione di divieto non è sufficiente se inclusa solo in modo generico alla fine di una rivista, ma deve essere collegata specificamente a ciascun editoriale.
La struttura di questo articolo riflette l’intento legislativo di dare priorità alla circolazione di specifiche espressioni di opinione che dovrebbero essere oggetto di dibattito sociale, a meno che l’autore non scelga attivamente di rivendicare i propri diritti. In altre parole, lo stato predefinito consente che tali opinioni diventino materiale per il dibattito pubblico, mentre riserva all’autore il diritto di rifiutare l’uso attraverso una semplice procedura (dichiarazione di divieto). Inoltre, il paragrafo 2 dell’articolo 39 del diritto d’autore giapponese consente anche la trasmissione pubblica di editoriali legalmente trasmessi utilizzando dispositivi di ricezione (ad esempio, riproduzione di trasmissioni radiofoniche in un negozio). Tuttavia, anche quando tali usi sono permessi, è obbligatorio indicare la fonte.
Utilizzo dei discorsi politici e simili
Per garantire la libera circolazione delle informazioni, fondamento delle società democratiche, l’articolo 40 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone stabilisce disposizioni speciali per l’utilizzo di discorsi politici e simili. Questo articolo distingue tra due livelli di utilizzo a seconda del tipo di discorso, riflettendo un giudizio chiaro sul grado di pubblicità.
In primo luogo, l’utilizzo più ampio è consentito per discorsi politici pubblici, dichiarazioni e affermazioni fatte in procedimenti giudiziari pubblici. Secondo il paragrafo 1 dell’articolo 40 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone, questi discorsi possono essere liberamente utilizzati “indipendentemente dal metodo” in linea di principio. Questo si basa sull’idea che le risposte in parlamento o gli argomenti in tribunale siano beni pubblici ai quali i membri della società dovrebbero avere libero accesso e dovrebbero essere in grado di esaminare. Tuttavia, esiste un’importante limitazione a questo ampio utilizzo: non si applica quando “si utilizzano opere dello stesso autore in modo compilativo”. Questa restrizione serve a prevenire la creazione non autorizzata e l’utilizzo commerciale di nuove opere, come raccolte di discorsi, che raccolgono solo i discorsi di un particolare politico o avvocato.
In secondo luogo, un utilizzo più limitato è consentito per discorsi pubblici e dichiarazioni fatte da organi statali o enti locali (che non rientrano nella prima categoria). Il paragrafo 2 dell’articolo 40 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone permette l’utilizzo di questi discorsi “nei casi ritenuti legittimi a fini giornalistici”, limitando la pubblicazione su giornali o riviste, o l’uso in trasmissioni. Questa disposizione è pensata, ad esempio, per le spiegazioni fornite dai funzionari durante le conferenze stampa dei ministeri. L’utilizzo qui è limitato a scopi specifici di giornalismo, a differenza dei discorsi dei politici.
Così, l’articolo 40 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone stabilisce chiare differenze nel grado di libertà di utilizzo a seconda dell’origine del discorso. I discorsi dei politici, che toccano il nucleo della politica nazionale, e le dichiarazioni in tribunale, che realizzano la giustizia giudiziaria, sono riconosciuti con il massimo grado di pubblicità e non hanno restrizioni nel metodo di utilizzo. D’altra parte, i discorsi generali negli organi amministrativi dovrebbero essere trasmessi ai cittadini attraverso il filtro del giornalismo. Questo dimostra che la legge distingue con precisione i diversi ruoli delle dichiarazioni pubbliche nella società.
Utilizzo per la copertura di eventi attuali
Per riportare con precisione eventi di attualità, può essere essenziale utilizzare opere correlate all’evento. Ad esempio, sarebbe difficile comunicare la gravità di un furto di opere d’arte senza utilizzare immagini dell’arte rubata. Per affrontare tali situazioni, l’articolo 41 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone stabilisce che “nel caso di rapporti su eventi attuali, le opere che costituiscono l’evento o che sono state viste o ascoltate nel corso dell’evento possono essere utilizzate entro i limiti ragionevoli per scopi di reportage”.
L’interpretazione di questo articolo, in particolare l’ambito del “reportage” nell’era digitale, è stata chiarita da recenti casi giudiziari. Esaminando due casi contrastanti, possiamo comprendere meglio la portata della sua applicazione.
Il primo caso è quello in cui l’uso è stato ritenuto un “reportage” legittimo (sentenza del Tribunale Distrettuale di Tokyo del 30 marzo 2023 (2023)). In questo caso, un fotografo ha sostenuto che una sua foto fosse stata pubblicata su un sito web senza autorizzazione. Tuttavia, il sito web in questione riportava su un altro caso di violazione del diritto d’autore in cui la foto stessa era stata oggetto di disputa. Il tribunale ha riconosciuto che la sentenza del processo era un “evento attuale” di significato sociale. Poiché la foto in questione era un elemento centrale dell’evento, la sua pubblicazione era necessaria per comunicare accuratamente l’evento e quindi considerata un uso legittimo ai fini del reportage. Questa sentenza suggerisce che l’articolo 41 può essere applicato anche se il divulgatore non è un’istituzione di reportage tradizionale, purché il contenuto trasmesso svolga oggettivamente la funzione di comunicare un evento sociale.
Il secondo caso è quello in cui l’uso non è stato considerato “reportage” (sentenza del Tribunale Distrettuale di Tokyo del 28 febbraio 2023 (2023)). In questo caso, un’immagine fissa di un video postato su un account Instagram privato è stata pubblicata senza autorizzazione come informazione su una clinica dentistica su Google Maps. Il poster ha sostenuto che lo scopo era “riportare” un problema medico in cui un dentista aveva lasciato il paziente durante il trattamento. Tuttavia, il tribunale ha respinto questa affermazione. Ha motivato che l’immagine pubblicata non chiariva quando e in quale contesto si era verificato l’evento e mancava di attualità, e che la pubblicazione su Google Maps non corrispondeva all’atto di trasmettere informazioni alla società, ovvero al “reportage”.
Da questi casi giudiziari emerge che l’applicazione dell’articolo 41 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone tende a dare importanza alla funzione dell’atto (se riporta oggettivamente un evento sociale) e al modo in cui viene utilizzato (la natura della piattaforma, ecc.), piuttosto che allo status dell’utilizzatore (se è un’organizzazione di reportage o un individuo). Inoltre, l’uso di copie create in base a questa disposizione per scopi diversi dal reportage (ad esempio, commercializzare e vendere foto utilizzate in reportage) è proibito dall’articolo 49, paragrafo 1, punto 1 della Legge sul Diritto d’Autore del Giappone.
Riproduzione nei procedimenti giudiziari e simili secondo la legge giapponese
La legge giapponese sul diritto d’autore prevede disposizioni speciali per limitare i diritti al fine di non ostacolare l’esecuzione delle funzioni fondamentali dello stato, quali il sistema giudiziario, legislativo e amministrativo. Queste disposizioni sono meccanismi cruciali che consentono l’uso necessario per scopi di interesse pubblico, bilanciando gli interessi degli autori con quelli della collettività.
In primo luogo, per quanto riguarda l’uso di opere protette da copyright nei procedimenti giudiziari, l’articolo 41-2 della legge giapponese sul diritto d’autore consente la riproduzione di opere d’arte nella misura ritenuta necessaria per tali procedimenti. Questo si applica, ad esempio, quando si presentano opere come prove in tribunale o si riproducono documenti tecnici preesistenti durante l’esame di brevetti. Con le recenti riforme legislative, per adeguarsi alla digitalizzazione dei procedimenti giudiziari e amministrativi, non solo la “riproduzione” ma anche la “trasmissione al pubblico” tramite file elettronici è stata resa permessa.
Successivamente, per quanto riguarda l’uso a scopi legislativi e amministrativi, l’articolo 42 della legge giapponese sul diritto d’autore stabilisce che le opere possono essere riprodotte nella misura ritenuta necessaria come materiale interno per “scopi legislativi o amministrativi”. Un punto cruciale di questa disposizione è che l’uso è limitato esclusivamente a “materiale interno”. Pertanto, la distribuzione o la divulgazione al pubblico di copie create in base a questa disposizione è considerata un uso non consentito e non è permessa.
Queste disposizioni per l’uso a scopi di interesse pubblico includono una clausola importante comune: anche se lo scopo è legittimo, “non si applica se la riproduzione, in considerazione del tipo e dell’uso dell’opera, nonché del numero e del modo delle copie, danneggia ingiustamente gli interessi dell’autore”. Questo funziona come una sorta di valvola di sicurezza nell’applicazione delle disposizioni che limitano i diritti. Ad esempio, se un’agenzia governativa dovesse copiare interamente un costoso rapporto di ricerca disponibile in commercio per l’uso interno, anziché riprodurne solo una parte, tale atto potrebbe essere considerato “dannoso per gli interessi dell’autore” poiché priva il rapporto di opportunità di vendita sul mercato. Questa clausola chiarisce che, anche se l’uso è per scopi di interesse pubblico, se ciò compete direttamente con il mercato dell’autore e danneggia significativamente i suoi interessi economici, la limitazione dei diritti non è permessa. Ciò assicura un equilibrio tra il funzionamento efficace delle funzioni statali e gli interessi economici legittimi degli autori.
Utilizzo di traduzioni e adattamenti nelle varie disposizioni limitative
Finora abbiamo esaminato fino a che punto è permesso utilizzare opere protette da diritto d’autore attraverso la traduzione o la sintesi, basandoci sulle disposizioni limitative dei diritti esposte precedentemente. L’articolo 47-6 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese (Japanese Copyright Law) regola questo tipo di utilizzo secondario. Tale articolo non crea nuove limitazioni ai diritti, ma chiarisce quali utilizzi secondari sono possibili quando si applicano altre disposizioni limitative dei diritti.
La Legge sul Diritto d’Autore giapponese distingue tra due tipi di utilizzo secondario: la “traduzione” e l'”adattamento” (che include arrangiamenti, trasformazioni e adattamenti), e in base agli scopi della disposizione limitativa originale, distingue rigorosamente l’ambito in cui tali utilizzi sono permessi.
Ad esempio, per usi personali (articolo 30 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese) o per l’uso nell’educazione scolastica (articolo 35 della stessa legge), non solo è consentita la traduzione dell’opera, ma anche l’arrangiamento, la trasformazione e l’adattamento.
D’altra parte, per gli usi di grande interesse pubblico che abbiamo discusso in questo articolo, come la riproduzione di editoriali su questioni di attualità (articolo 39 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese), l’uso di discorsi a scopo di reportage (articolo 40, comma 2 della stessa legge), la segnalazione di eventi attuali (articolo 41 della stessa legge) e la riproduzione in procedimenti giudiziari o amministrativi (articoli 41-2 e 42 della stessa legge), l’unico utilizzo secondario consentito è la “traduzione”. In questi casi, è di fondamentale importanza trasmettere accuratamente il contenuto dell’opera, quindi l'”adattamento”, che potrebbe alterare l’espressione del pensiero o del sentimento dell’autore, non è generalmente permesso. Si ritiene che mantenere l’identità espressiva dell’opera originale e garantirne l’accuratezza sia in linea con lo scopo di queste disposizioni limitative dei diritti. Tuttavia, vi sono casi giurisprudenziali in cui è stato ritenuto accettabile riassumere fedelmente al fine, entro i limiti della citazione, ma questa è un’area che richiede un giudizio prudente.
Per chiarire questa relazione, di seguito è riportata una tabella riassuntiva.
| Articolo di riferimento | Scopo principale dell’uso | Utilizzo secondario consentito |
|---|---|---|
| Articolo 39 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese | Riproduzione di editoriali su questioni di attualità | Solo traduzione |
| Articolo 40, comma 2 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese | Uso di discorsi a scopo di reportage | Solo traduzione |
| Articolo 41 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese | Segnalazione di eventi attuali | Solo traduzione |
| Articoli 41-2 e 42 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese | Procedimenti giudiziari o amministrativi | Solo traduzione |
| (A confronto) Articolo 35 della Legge sul Diritto d’Autore giapponese | Uso nell’educazione scolastica | Traduzione, arrangiamento, trasformazione, adattamento |
In questo modo, la Legge sul Diritto d’Autore giapponese protegge l’integrità espressiva delle opere come un valore importante, trattando l’intervento nel diritto di adattamento, che è il diritto di modificare un’opera, con maggiore cautela rispetto all’intervento nel diritto di traduzione. Queste regole sistematiche riflettono un equilibrio sofisticato tra l’uso equo e la protezione dei diritti morali dell’autore.
Riassunto
Come abbiamo esaminato in questo articolo, la legge giapponese sul diritto d’autore (Japanese Copyright Law) non stabilisce una disposizione generale di fair use, ma piuttosto introduce numerose disposizioni specifiche che limitano i diritti degli autori per scopi particolari come l’interesse pubblico e la libertà di stampa. La riproduzione di editoriali su questioni attuali (articolo 39) promuove il dibattito pubblico, mentre l’uso di discorsi politici (articolo 40) garantisce la trasparenza nel processo democratico. Inoltre, le disposizioni relative alla copertura di eventi attuali (articolo 41) adottano un’interpretazione moderna che si concentra sulla funzionalità dell’atto di “reporting” piuttosto che sull’identità dell’utente, e l’uso in procedimenti giudiziari (articoli 41-2 e 42) incorpora un importante meccanismo di equilibrio che evita di danneggiare ingiustamente gli interessi dell’autore. Inoltre, l’uso secondario associato a questi utilizzi (articolo 43) è regolato da regole dettagliate, come la permessa traduzione solo in conformità con gli scopi delle disposizioni originali. Con l’avanzamento delle tecnologie digitali, l’interpretazione di queste disposizioni è in costante evoluzione, e tenere d’occhio le tendenze delle decisioni giudiziarie più recenti è essenziale. Per comprendere correttamente queste complesse disposizioni e applicarle adeguatamente nel mondo degli affari, è richiesta un’alta competenza specialistica.
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