MONOLITH LAW OFFICE+81-3-6262-3248Feriali 10:00-18:00 JST [English Only]

MONOLITH LAW MAGAZINE

Internet

L'autore di diffamazione e calunnia è responsabile del risarcimento dei danni anche se minorenne?

Internet

L'autore di diffamazione e calunnia è responsabile del risarcimento dei danni anche se minorenne?

Nel problema della diffamazione online, i problemi di vittimizzazione e perpetrazione da parte dei giovani stanno aumentando. In particolare, ci sono molti problemi tra i 12 e i 18 anni, e si ritiene che la “conoscenza di Internet” sia bassa.

Nonostante siano minorenni, se violano i diritti altrui attraverso la diffamazione, saranno puniti allo stesso modo degli adulti.

In questo articolo, presenteremo in dettaglio come viene giudicato in tribunale quando il perpetratore di diffamazione online è un minorenne.

Caso di diffamazione contro un avvocato da parte di un studente di scuola media

Si è verificato un caso in cui un avvocato, che lavorava e frequentava la scuola di specializzazione come studente, ha chiesto un risarcimento danni a uno studente di seconda media che aveva postato diffamazioni su un forum, danneggiando la sua reputazione e quella dei suoi associati.

Progresso del processo

L’imputato, il 9 maggio 2015 (anno 27 dell’era Heisei, 2015 nel calendario gregoriano), dalle 16:08 alle 16:46, per un totale di 38 minuti, ha ripetutamente postato commenti diffamatori sul forum Shitaraba. In particolare, ha indicato falsità come:

  • “Aggredisce i suoi clienti”
  • “Versa acqua bollente sui suoi subordinati in ritardo”
  • “Ha precedenti penali”

Inoltre, ha lanciato parole con un’immagine fortemente negativa come:

“Incompetente”, “Merda”, “Spazzatura”, “Arresto”, “Criminale”, “Avvocato squalificato”, “Pena di morte”, “Evasione”, “Licenziamento disciplinare”, “Insabbiamento”, “Paura”, “Pericolo”, “Acquisto”, “Pornografia infantile”

Abbassando la valutazione sociale del querelante e interferendo con il suo lavoro come avvocato, è stato richiesto un risarcimento danni.

Argomenti dell’imputato e del querelante

Le argomentazioni del querelante e dell’imputato sono le seguenti:

(Argomento dell’imputato)
L’imputato, al momento dell’atto illecito in questione, il 9 maggio dell’anno 27 dell’era Heisei (2015 nel calendario gregoriano), era uno studente di seconda media di 13 anni. Pertanto, non si può dire che avesse la stessa capacità di giudizio di un adulto, e l’imputato non ha alcuna capacità di pagamento. (…) Data la capacità di giudizio dell’imputato, non si può dire che avesse una piena comprensione del ruolo sociale dell’avvocato, e quindi, non si può dire che l’illegalità fosse alta.

Tribunale Distrettuale di Tokyo, sentenza del 21 giugno 2016

(Argomento del querelante)
Si riconosce che l’imputato aveva 13 anni e frequentava il secondo anno di scuola media al momento dei post in questione, ma a 13 anni, normalmente, si ha l’intelligenza per comprendere la responsabilità delle proprie azioni. Inoltre, la presenza o l’assenza di capacità di pagamento non influisce sulla legittimità dell’atto illecito o sulla valutazione dell’importo del risarcimento.

Tribunale Distrettuale di Tokyo, sentenza del 21 giugno 2016

Il punto controverso era fino a che punto far assumere la responsabilità ai minori.

Giudizio del tribunale

Il tribunale ha riconosciuto la diffamazione, affermando che “il contenuto del post abbassa la valutazione sociale del querelante”. Riguardo all’età dell’imputato, il tribunale ha affermato:

Sebbene l’imputato fosse uno studente di seconda media di 13 anni al momento dei post in questione, si può pensare che un minore di quell’età, rispetto a un adulto, sia inferiore nella capacità di fare giudizi appropriati a causa della mancanza di esperienza sociale, ma si può anche pensare che sia cresciuto fino al punto di poter comprendere astrattamente che tipo di lavoro svolge un avvocato. (…) Inoltre, riguardo alla capacità di pagamento del responsabile, non si può dire che influenzi l’importo del risarcimento in questo caso.

Tribunale Distrettuale di Tokyo, sentenza del 21 giugno 2016

Accettando l’argomento del querelante, il tribunale ha ordinato all’imputato di pagare un risarcimento danni di 400.000 yen.

https://monolith.law/reputation/defamation[ja]

Caso di diffamazione tra compagni di classe in un doposcuola

Si è verificato un caso in cui un studente di terza media che frequentava lo stesso doposcuola ha postato commenti diffamatori su un forum anonimo, danneggiando la reputazione sociale dell’altro studente, che ha quindi richiesto un risarcimento per il torto subito.

Progresso del processo

Nonostante l’imputato e il querelante non abbiano mai avuto una conversazione diretta, entrambi frequentavano lo stesso doposcuola di inglese. L’imputato, venuto a conoscenza dell’esistenza del blog gestito dal querelante attraverso un altro studente, non ne rimase impressionato positivamente e iniziò a postare commenti diffamatori sul forum anonimo insieme ai suoi amici.

  • “Questo ragazzo sembra voler essere esposto sul sito ○○ lol. È così presuntuoso che mi irrita molto. Per favore, rovinatelo.”
  • “Rovinate il blog di questo ragazzo”

Con l’intento di molestare, ha postato commenti che incoraggiavano il vandalismo in un thread intitolato “Esponiamo il fastidioso”, rivelando il nome della scuola media e l’anno di studio del querelante, così come il suo nome completo, e ha postato contenuti falsi descrivendo il querelante come una persona con una morale sessuale debole che avrebbe avuto rapporti sessuali con chiunque.

Giudizio del tribunale

Innanzitutto, il tribunale ha riconosciuto la violazione del diritto all’onore, affermando che è ovvio che il post in questione avrebbe abbassato la reputazione sociale del querelante.

Per quanto riguarda l’età dell’imputato, il tribunale ha giudicato come segue:

Si può ritenere che il post dell’articolo in questione sia stato causato dal risentimento di un coetaneo della scuola media nei confronti del blog del querelante, e che rappresenti la materializzazione del rischio di esporre se stessi alla società online in giovane età. Si può anche vedere che l’imputato, che è immaturo sia fisicamente che mentalmente, ha agito secondo i suoi sentimenti momentanei.

Giudizio del Tribunale Distrettuale di Tokyo, 20 dicembre 2012 (2012)

In questo modo, pur riconoscendo che si trattava di un errore derivante dall’immaturità dell’età, il tribunale ha perseguito rigorosamente la responsabilità, ordinando il pagamento di 500.000 yen di risarcimento, 200.000 yen di spese di indagine, 70.000 yen di spese legali, per un totale di 770.000 yen.

https://monolith.law/reputation/defamation-and-decline-in-social-reputation[ja]

Riassunto

C’è il rischio che i giovani, che non sono ancora in grado di giudicare adeguatamente il bene e il male, possano scrivere su Internet basandosi su informazioni diffuse online, guidati solo dalle loro emozioni.

Anche se si tratta di un’azione avventata, la responsabilità per la violazione dei diritti altrui è grave e non si può evitare la responsabilità solo perché si è minorenni. C’è la possibilità di essere richiesti di risarcimento danni attraverso un’azione legale. L’età minima per la capacità di responsabilità è generalmente considerata tra gli 11 e i 14 anni.

Se sei vittima di diffamazione da parte di un minorenne, consulta immediatamente un avvocato specializzato.

Managing Attorney: Toki Kawase

The Editor in Chief: Managing Attorney: Toki Kawase

An expert in IT-related legal affairs in Japan who established MONOLITH LAW OFFICE and serves as its managing attorney. Formerly an IT engineer, he has been involved in the management of IT companies. Served as legal counsel to more than 100 companies, ranging from top-tier organizations to seed-stage Startups.

Ritorna su