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Il diritto d'autore come oggetto di transazione: dalla trasferimento dei diritti all'esecuzione forzata

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Il diritto d'autore come oggetto di transazione: dalla trasferimento dei diritti all'esecuzione forzata

Nel sistema legale giapponese, il diritto d’autore non si limita a proteggere l’attività creativa. Esso rappresenta un’importante risorsa immateriale al nucleo delle attività aziendali e costituisce un diritto di proprietà soggetto a vivaci transazioni. La legge giapponese sul diritto d’autore adotta il principio del “formalismo non richiesto”, secondo il quale i diritti nascono automaticamente al momento della creazione dell’opera senza alcuna procedura formale. Questo principio, pur contribuendo alla promozione della creatività, richiede un quadro legale sofisticato per chiarire le relazioni di diritto e garantire la sicurezza delle transazioni quando tali diritti diventano oggetto di scambio. Questo articolo spiega in dettaglio, sulla base delle leggi e dei casi giudiziari del Giappone, gli aspetti legali principali del diritto d’autore come oggetto di transazione: il trasferimento dei diritti (cessione), la concessione di licenze, la costituzione di diritti di garanzia, la fiducia e l’esecuzione forzata. Questi meccanismi legali non sono solo concetti giuridici, ma strumenti pratici per attuare strategie aziendali quali finanziamenti, fusioni e acquisizioni (M&A), alleanze commerciali e gestione dei rischi. Alla base della legge giapponese sul diritto d’autore vi sono due importanti obiettivi politici: proteggere i diritti degli autori per “contribuire allo sviluppo culturale” e facilitare la libera circolazione di questi diritti per sostenere lo sviluppo industriale. Comprendere questa struttura duale è essenziale per massimizzare il valore del diritto d’autore come asset e per evitare potenziali rischi nello svolgimento di attività commerciali nel mercato giapponese.

Trasferimento (Cessione) dei Diritti d’Autore

I diritti d’autore, come una forma di proprietà intellettuale, possono essere trasferiti, in tutto o in parte, ad altri soggetti tramite contratto. L’articolo 61, paragrafo 1, della Legge Giapponese sul Diritto d’Autore (Copyright Law of Japan) stabilisce chiaramente questa possibilità di trasferimento, che costituisce la base legale per un mercato attivo incentrato sui diritti d’autore. Il trasferimento dei diritti d’autore è sostanzialmente diverso dalla vendita di un oggetto fisico, come un dipinto. Anche se la proprietà di un’opera fisica viene trasferita, i diritti d’autore ad essa associati non sono automaticamente ceduti. Allo stesso modo, si distingue dalla concessione di una licenza, in cui l’autore mantiene i diritti ma permette ad altri di utilizzare l’opera.

Quando si stipula un contratto di cessione dei diritti d’autore, l’aspetto che richiede la massima attenzione nella pratica è la disposizione speciale stabilita dall’articolo 61, paragrafo 2, della Legge Giapponese sul Diritto d’Autore. Questa disposizione presuppone che, a meno che non sia espressamente indicato (“specificato”) nel contratto che l’oggetto del trasferimento include il diritto di traduzione, il diritto di adattamento e altri diritti relativi alle opere derivate (come definito dall’articolo 27 della stessa legge) e i diritti dell’autore originale sull’utilizzo delle opere derivate (articolo 28), tali diritti sono considerati riservati all’autore originale, ovvero a chi ha trasferito i diritti. Ciò significa che una formulazione generica del tipo “trasferisco tutti i diritti d’autore relativi all’opera in questione” è legalmente insufficiente per trasferire i diritti menzionati agli articoli 27 e 28. Per acquisire con certezza questi importanti diritti, è necessario elencarli individualmente e chiaramente nel contratto. Questa disposizione ha una funzione protettiva per prevenire che gli autori cedano involontariamente opportunità di guadagno future, ma rappresenta anche un punto di attenzione cruciale per le aziende che mirano ad acquisire tali diritti nella redazione dei contratti.

Un caso giudiziario noto in cui è stata contestata l’interpretazione di questa clausola di “specifica” è il “caso Hikonyan” (decisione della Corte d’Appello di Osaka del 31 marzo 2011 (2011)). In questo caso, il creatore del popolare personaggio mascotte “Hikonyan” aveva stipulato un contratto con la città di Hikone, cedendo “tutti i diritti, inclusi i diritti d’autore”. Tuttavia, il contratto non specificava i diritti menzionati agli articoli 27 e 28. In seguito, l’autore ha creato nuove illustrazioni di pose simili a Hikonyan, sostenendo che i diritti di adattamento erano riservati a lui. La corte, pur riconoscendo l’assenza di specifica nel contratto, ha considerato l’intento del contratto di utilizzare il personaggio per promuovere ampiamente il turismo, la somma pagata e il contesto delle negoziazioni tra le parti, concludendo che vi era l’intenzione di trasferire tutti i diritti d’autore, inclusi quelli degli articoli 27 e 28. Di conseguenza, la “presunzione” dell’articolo 61, paragrafo 2, è stata ribaltata e i diritti della città sono stati riconosciuti. Questo caso dimostra che i tribunali giapponesi non si limitano a considerare il testo della legge, ma danno importanza al contenuto sostanziale della transazione e alle reali intenzioni delle parti. Tuttavia, questo è solo un esempio di rimedio giudiziario retroattivo, che comporta il rischio di conflitti costosi e prolungati. Pertanto, il caso Hikonyan non dovrebbe essere visto come una scorciatoia, ma piuttosto come una lezione che sottolinea l’importanza di redigere contratti chiari e dettagliati.

Utilizzo della Licenza d’Autore (Licenza) sotto la Legge Giapponese

L’utilizzo della licenza d’autore (licenza) è un atto con cui il titolare dei diritti d’autore, pur mantenendo i diritti su di sé, concede ad altri (licenziatari) il permesso di utilizzare l’opera nei limiti, per il periodo e nell’area geografica stabiliti dal contratto. Questa pratica trova fondamento nell’articolo 63, paragrafo 1, della legge giapponese sul diritto d’autore.

Esistono principalmente due tipi di contratti di licenza. Il primo è la “licenza non esclusiva”, che permette al titolare dei diritti d’autore di concedere la licenza a più licenziatari e di continuare ad utilizzare l’opera. In assenza di disposizioni contrattuali specifiche, si presume generalmente che la licenza sia di questo tipo. L’altro tipo è la “licenza esclusiva”, che obbliga il titolare dei diritti d’autore a non concedere la licenza a terzi, escluso il licenziatario specifico. A seconda del contratto, può anche essere possibile vietare l’uso dell’opera al titolare dei diritti d’autore stesso.

Per quanto riguarda la posizione legale del licenziatario, la revisione della legge sul diritto d’autore del 2020 è estremamente importante. Prima della revisione, la licenza era considerata solo un diritto contrattuale (credito) tra il titolare dei diritti d’autore e il licenziatario, e se il titolare trasferiva i suoi diritti d’autore a un terzo, il nuovo titolare non era in linea di principio vincolato dal contratto di licenza originale. Questo poneva il licenziatario di fronte a un grande rischio commerciale di perdere improvvisamente il diritto di utilizzo. Per risolvere questo problema, la legge sul diritto d’autore modificata, entrata in vigore il 1° ottobre 2020 (Reiwa 2), ha introdotto l’articolo 63-2. Questa nuova disposizione, nota come “sistema di opposizione automatica”, consente di affermare l’efficacia di una licenza validamente costituita anche nei confronti di terzi che hanno acquisito successivamente il diritto d’autore, senza la necessità di procedure speciali come la registrazione. Questa modifica ha notevolmente rafforzato la posizione del licenziatario e aumentato la stabilità delle transazioni di licenza, avendo un significato politico-economico per lo sviluppo del mercato dei contenuti in Giappone.

Inoltre, un esempio giurisprudenziale che dimostra la forza dei diritti del licenziatario esclusivo è il caso del “software per investimenti” (sentenza del Tribunale Distrettuale di Tokyo, 17 dicembre 2020). In questo caso, il tribunale ha riconosciuto che il licenziatario esclusivo può richiedere direttamente il risarcimento dei danni a un terzo che viola i diritti d’autore. La sentenza, pur presupponendo che la licenza sia un diritto contrattuale, ha stabilito che l’atto di violazione da parte di terzi costituisce un’infrazione illegale dei benefici economici che il licenziatario esclusivo avrebbe dovuto ottenere dalla sua posizione esclusiva. Di conseguenza, il licenziatario esclusivo è stato posizionato come un importante soggetto economico che può richiedere un rimedio legale diretto contro la violazione, non solo come una parte contrattuale.

I diritti di pegno sul diritto d’autore sotto la legge giapponese

Il diritto d’autore, avendo un valore patrimoniale, può essere utilizzato come oggetto di garanzia (collaterale) per debiti come i prestiti. In caso di inadempimento del debitore, il creditore può liquidare il diritto d’autore dato in garanzia e recuperare il credito dal ricavato. In Giappone, i diritti di pegno sul diritto d’autore si basano principalmente su due metodi: il “pegno” e la “garanzia tramite cessione”.

Il pegno è un diritto di garanzia basato sulla legge giapponese sul diritto d’autore e sul codice civile. Si costituisce attraverso un contratto di costituzione di pegno tra le parti e acquisisce efficacia nei confronti di terzi (requisito di opposizione) registrandolo nel registro dei diritti d’autore dell’Agenzia per gli Affari Culturali. L’articolo 77, paragrafo 1, punto 2 della legge giapponese sul diritto d’autore stabilisce che tale registrazione è un requisito di opposizione a terzi.

D’altra parte, la garanzia tramite cessione è un tipo di garanzia atipica stabilita dalla giurisprudenza giapponese, senza una disposizione esplicita nella legge. Con questo metodo, il debitore (titolare del diritto d’autore) cede formalmente il diritto d’autore al creditore a scopo di garanzia e, una volta estinto il debito, il diritto d’autore viene restituito al debitore. Un grande vantaggio della garanzia tramite cessione è la sua flessibilità. Di norma, il debitore può continuare a utilizzare l’opera protetta dal diritto d’autore anche dopo averla offerta come garanzia, continuando così a generare entrate per l’attività. Inoltre, l’esecuzione del diritto di garanzia in caso di inadempimento non richiede la procedura giudiziaria prevista dalla legge sull’esecuzione civile, come nel caso del pegno, ma può avvenire attraverso metodi privati di vendita stabiliti dal contratto, consentendo un processo più rapido e a minor costo. Per opporre il diritto di garanzia tramite cessione a terzi, è necessario effettuare una “registrazione di trasferimento” anziché una registrazione di costituzione di pegno.

Questi due metodi presentano importanti differenze in termini di natura giuridica e gestione pratica, pertanto, nelle situazioni di finanziamento, è richiesta la comprensione delle loro caratteristiche per scegliere il metodo più appropriato in base agli obiettivi.

CaratteristichePegnoGaranzia tramite cessione
Base legaleLegge giapponese sul diritto d’autore, codice civileGiurisprudenza giapponese
Utilizzo da parte del debitoreDi norma richiede l’autorizzazione del creditore e l’utilizzo è spesso limitato.Di norma è possibile l’utilizzo, permettendo la continuità dei ricavi aziendali.
Metodo di esecuzioneLa vendita all’asta da parte del tribunale secondo la legge sull’esecuzione civile è la norma.La vendita privata da parte del creditore basata sul contratto è possibile, permettendo una liquidazione rapida.
RegistrazioneViene registrato come “registrazione di costituzione di pegno”.Viene registrato come “registrazione di trasferimento”, e talvolta il vero scopo della transazione può non essere evidente.
Tassa di registrazioneVaria in base all’importo del credito garantito (0,4 per mille dell’importo del credito).È un importo fisso per ogni diritto d’autore (18.000 yen per ciascuno).

La Fiducia dei Diritti d’Autore

La fiducia dei diritti d’autore rappresenta un quadro legale per gestire e sfruttare i diritti d’autore in modo più flessibile ed efficiente. Basandosi sulla legge giapponese sulla fiducia, l’autore dei diritti, detto “fiduciante”, trasferisce legalmente tali diritti a un “fiduciario” di fiducia, il quale gestisce e dispone dei diritti d’autore per conto di un “beneficiario” specifico, secondo gli scopi definiti nel contratto di fiducia. Spesso, il fiduciante è anche il beneficiario.

Un esempio comune di utilizzo della fiducia dei diritti d’autore è la gestione centralizzata da parte di enti per la gestione dei diritti. Ad esempio, organizzazioni come la Società Giapponese dei Diritti degli Autori Musicali (JASRAC) ricevono la fiducia dei diritti musicali da numerosi parolieri, compositori e case editrici musicali (i fiducianti) e, in qualità di fiduciari, gestiscono in modo centralizzato la concessione di licenze e la riscossione e distribuzione dei diritti d’uso sia a livello nazionale che internazionale. Questo sistema permette una gestione estesa che sarebbe difficile per i singoli titolari dei diritti e viene regolamentato dalla legge giapponese sulla gestione dei diritti d’autore e affini.

Un altro uso avanzato della fiducia è la securitizzazione degli asset. Ad esempio, una società di produzione cinematografica può utilizzare il proprio portafoglio di diritti d’autore, come una libreria di film, come patrimonio fiduciario e vendere i diritti di ricevere i futuri introiti delle licenze (diritti beneficiari della fiducia) sotto forma di titoli agli investitori. In questo modo, i titolari dei diritti possono monetizzare i futuri guadagni nel presente e raccogliere fondi su larga scala. Il meccanismo della fiducia permette di separare la “proprietà” legale dei diritti d’autore dai “benefici” economici, fornendo la base per tali sofisticate tecniche finanziarie.

Affinché la costituzione di una fiducia che comporta il trasferimento dei diritti d’autore abbia efficacia legale nei confronti di terzi, è essenziale registrare tale fiducia presso l’Agenzia per gli Affari Culturali come “registrazione della fiducia”. L’articolo 77, paragrafo 1, punto 1 della legge giapponese sui diritti d’autore stabilisce che tale registrazione è un requisito per opporsi a terzi.

Esecuzione forzata dei diritti d’autore sotto la legge giapponese

Quando un creditore possiede un titolo esecutivo, come una sentenza definitiva o un atto pubblico, ma il debitore non adempie al pagamento, il creditore può presentare una richiesta al tribunale per sequestrare forzatamente i beni del debitore e recuperare il credito. I diritti d’autore, essendo diritti di proprietà immateriali, rientrano nella categoria di “altri diritti patrimoniali” soggetti a esecuzione forzata secondo la legge civile giapponese.

La procedura di esecuzione forzata inizia con la presentazione da parte del creditore di una richiesta di sequestro presso il tribunale distrettuale competente per il luogo di residenza del debitore. Se il tribunale accoglie la richiesta, emette un ordine di sequestro e lo notifica al debitore. Di conseguenza, al debitore viene legalmente proibito di disporre del diritto d’autore in questione, come trasferirlo, concederlo in licenza o usarlo come garanzia. A differenza del sequestro di beni fisici, questo divieto legale di disposizione preserva i diritti. L’ordine di sequestro può anche essere notificato a terzi debitori, come i licenziatari obbligati al pagamento di royalty, permettendo così al creditore di riscuotere direttamente le royalty.

La conversione in denaro dei diritti d’autore sequestrati avviene principalmente attraverso i seguenti metodi:

  • Ordine di trasferimento: il tribunale stabilisce un valore di stima e ordina il trasferimento diretto dei diritti d’autore sequestrati al creditore.
  • Ordine di vendita: il tribunale incarica un ufficiale giudiziario di vendere i diritti d’autore a terzi, di solito tramite un’asta pubblica.
  • Riscossione: nel caso in cui i redditi da royalty siano oggetto di sequestro, il creditore riceve direttamente il pagamento dal licenziatario.

Questo sistema significa che per i creditori, il portafoglio di diritti d’autore posseduto dal debitore può diventare un’importante risorsa per il recupero del credito. D’altra parte, per il debitore, il rischio di perdere diritti di proprietà intellettuale fondamentali per l’attività costituisce un forte incentivo ad adempiere al debito. In questo modo, i diritti d’autore posseduti da un’impresa rappresentano non solo un asset aziendale, ma anche un elemento che costituisce parte del profilo di rischio reputazionale dell’azienda stessa.

Il sistema di registrazione del copyright per garantire la sicurezza delle transazioni in Giappone

Comprendere l’obiettivo fondamentale del sistema di registrazione del copyright giapponese è di vitale importanza per chiunque sia coinvolto nelle transazioni di diritti d’autore. A differenza dei brevetti o dei marchi, il copyright non nasce dalla registrazione. I diritti sorgono automaticamente al momento della creazione. Allora, perché esiste un sistema di registrazione? Questo serve a rendere pubblici i fatti legali e le variazioni dei diritti relativi al copyright (funzione di pubblicità) e a garantire la “sicurezza delle transazioni” in caso di trasferimento dei diritti.

Il più potente effetto legale della registrazione è la costituzione di un “requisito di opposizione a terzi”. L’articolo 77 della Legge sul Copyright giapponese stabilisce che importanti cambiamenti nei diritti, come il trasferimento del copyright, le modifiche dovute a fiducia o la creazione di diritti di pegno sul copyright, non possono essere opposti a terzi se non registrati. Ad esempio, se una società (A) vende il copyright a un’altra società (B) e poi, in modo fraudolento, vende lo stesso copyright a una terza società (C) (doppia cessione), se la società B ha prontamente completato la registrazione del trasferimento, può legalmente affermare di essere il legittimo titolare del diritto contro la società C. Se né la società B né la società C hanno effettuato la registrazione, la relazione dei diritti rimane incerta. In questo modo, il sistema di registrazione funge da infrastruttura essenziale nel mercato del copyright, chiarificando l’attribuzione dei diritti e prevenendo conflitti con altri successivi titolari dei diritti o terzi.

Oltre a questo requisito di opposizione a terzi, la Legge sul Copyright giapponese prevede anche altri sistemi di registrazione per scopi specifici.

  • Registrazione del vero nome (Articolo 75): un sistema che permette agli autori di registrare il proprio nome reale per le opere pubblicate anonimamente o sotto pseudonimo. Questo estende il periodo di protezione del copyright dalla “durata di 70 anni dopo la pubblicazione” al principio generale di “70 anni dopo la morte dell’autore”.
  • Registrazione della data di prima pubblicazione (Articolo 76): un sistema che permette di registrare la data in cui un’opera è stata pubblicata o distribuita per la prima volta. Ciò stabilisce legalmente che la prima pubblicazione o distribuzione è avvenuta nella data registrata.
  • Registrazione della data di creazione (Articolo 76-2): un sistema disponibile solo per le opere di programmi per computer, che permette di registrare la data di creazione dell’opera. Ciò stabilisce legalmente che la creazione è avvenuta nella data registrata.

In conclusione, il sistema di copyright giapponese adotta un approccio non formale nella fase di “nascita” dei diritti, non richiedendo alcuna procedura, mentre nella fase di “transazione” dei diritti, assicura la sicurezza delle transazioni e la stabilità legale attraverso la procedura formale della registrazione. Comprendere questa struttura è fondamentale e rappresenta la conoscenza più importante per tutte le aziende che operano nel business dei diritti d’autore in Giappone.

Riepilogo

Come dettagliato in questo articolo, il diritto d’autore nel sistema legale giapponese è un diritto che merita protezione e, al contempo, rappresenta un’asset economico dinamico soggetto a trasferimento, licenza d’uso, costituzione di garanzie, trust e persino esecuzione forzata. Il quadro legale che regola queste transazioni è progettato con precisione e il suo utilizzo appropriato è direttamente collegato all’aumento del valore aziendale. In particolare, l’attenzione richiesta dall’articolo 61, paragrafo 2, della “clausola speciale” per i trasferimenti di diritti d’autore e la funzione del sistema di registrazione come “requisito di opposizione a terzi” nelle varie modifiche dei diritti sono punti che richiedono grande attenzione nella pratica contrattuale e nella gestione dei diritti. Rispettare queste richieste legali e utilizzarle strategicamente è la chiave per massimizzare il valore del diritto d’autore come asset immateriale e, al contempo, gestire efficacemente i rischi legali.

Lo studio legale Monolith vanta un’ampia esperienza nel fornire servizi legali relativi al diritto d’autore come oggetto di transazione, tema trattato in questo articolo, a una varietà di clienti in Giappone. Il nostro studio non solo dispone di avvocati esperti nel diritto della proprietà intellettuale giapponese, ma include anche diversi parlanti inglese con qualifiche legali straniere, permettendo una comunicazione senza soluzione di continuità e un supporto legale accurato, con una profonda comprensione del contesto business internazionale. Se avete bisogno di assistenza specialistica nell’utilizzo strategico del diritto d’autore, nelle questioni contrattuali correlate o nella risoluzione di controversie, non esitate a consultare il nostro studio.

Managing Attorney: Toki Kawase

The Editor in Chief: Managing Attorney: Toki Kawase

An expert in IT-related legal affairs in Japan who established MONOLITH LAW OFFICE and serves as its managing attorney. Formerly an IT engineer, he has been involved in the management of IT companies. Served as legal counsel to more than 100 companies, ranging from top-tier organizations to seed-stage Startups.

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