Titolo dell'articolo: "Procedura di emissione di nuove azioni (aumento di capitale) nel diritto societario giapponese e l'impatto sugli azionisti esistenti"

Quando le aziende giapponesi cercano di raccogliere fondi per espandere le loro attività, promuovere nuovi progetti o ripagare debiti, l’emissione di nuove azioni, ovvero l’aumento di capitale, rappresenta uno dei metodi più importanti. Questo approccio permette di raccogliere fondi senza generare nuovi debiti e di utilizzare i fondi raccolti con flessibilità, offrendo il vantaggio di aumentare la stabilità finanziaria dell’impresa. Tuttavia, poiché l’emissione di nuove azioni può avere un impatto significativo sui diritti degli azionisti esistenti, la legge societaria giapponese richiede il rispetto di procedure rigorose.
Garantire la flessibilità nella raccolta di fondi per le imprese, pur proteggendo gli azionisti esistenti, è un principio fondamentale del sistema di emissione di nuove azioni secondo la legge societaria in Giappone. Questo quadro legale non si limita a fornire linee guida procedurali, ma è progettato per bilanciare con attenzione due elementi cruciali: la raccolta di fondi necessaria per la crescita dell’impresa e la protezione dei diritti e degli interessi degli azionisti. Questo equilibrio è realizzato attraverso requisiti procedurali diversi a seconda del tipo di azioni emesse e dei potenziali impatti.
Gli azionisti esistenti possono vedere la loro quota di partecipazione e i diritti di voto diluirsi a causa dell’emissione di nuove azioni, con una possibile riduzione del loro potere decisionale nella gestione dell’azienda. Inoltre, l’aumento del numero totale di azioni emesse può portare a una diminuzione del valore per azione. Considerando questi potenziali impatti, è essenziale seguire le procedure legali appropriate stabilite dalla legge societaria giapponese. La mancata osservanza di queste procedure può portare a dispute legali, come l’annullamento dell’emissione di nuove azioni previsto dall’articolo 828 della legge societaria giapponese, con il rischio che l’emissione stessa diventi nulla. Questo può causare danni imprevisti a nuovi azionisti, partner commerciali e altre terze parti, compromettendo gli obiettivi stessi dell’aumento di capitale.
In questo articolo, spieghiamo in dettaglio, basandoci sulla legislazione giapponese, i principali tipi di emissione di nuove azioni, le specifiche procedure legali e l’impatto sugli azionisti esistenti, per fornire una chiara comprensione dell’emissione di nuove azioni secondo la legge societaria in Giappone. Questo è essenziale per gli investitori e le aziende straniere che considerano un aumento di capitale in Giappone.
I principali tipi e caratteristiche dell’emissione di nuove azioni secondo il diritto societario giapponese
La legge sulle società in Giappone (日本の会社法) stabilisce tre principali metodi di emissione di nuove azioni, distinti in base ai soggetti ai quali le azioni sono destinate. Il metodo di emissione scelto ha un impatto significativo sui requisiti procedurali successivi e sugli effetti che questo può avere sugli azionisti esistenti.
Emissione di Nuove Azioni mediante Assegnazione a Terzi in Giappone
L’assegnazione a terzi è un metodo che prevede l’assegnazione di nuove azioni a specifici terzi. Questi “terzi” possono includere anche gli azionisti esistenti, ma, a meno che l’assegnazione non avvenga in modo equo a tutti gli azionisti esistenti in base alla loro percentuale di partecipazione, viene classificata come assegnazione a terzi. In particolare, nelle società private con restrizioni sulla trasferibilità delle azioni, questa assegnazione a terzi rappresenta il mezzo più comune per la raccolta di capitali.
Una caratteristica distintiva di questo metodo è l’alta probabilità che la percentuale di partecipazione degli azionisti esistenti vari, a causa dell’ingresso di nuovi azionisti o dell’acquisizione diseguale di azioni da parte degli azionisti esistenti. Di conseguenza, può verificarsi un effetto di diluizione relativa dei diritti di voto e del diritto a ricevere dividendi degli azionisti esistenti. Tuttavia, poiché l’assegnazione è mirata a specifici investitori, offre il vantaggio di una maggiore flessibilità nella raccolta di fondi e la possibilità di una rapida implementazione. Poiché le variazioni nella percentuale di partecipazione possono influenzare i diritti di voto degli azionisti esistenti, la legge societaria giapponese impone l’osservanza di determinate procedure per proteggere gli azionisti.
Emissione di Nuove Azioni per Assegnazione agli Azionisti in Giappone
L’assegnazione agli azionisti è un metodo che prevede l’attribuzione di nuove azioni a tutti coloro che sono già azionisti, proporzionalmente al numero di azioni che ciascuno possiede.
La caratteristica più importante di questo metodo è che la percentuale di azioni detenute dagli azionisti esistenti non cambia dopo l’emissione delle nuove azioni. Di conseguenza, vi è una minore preoccupazione che l’equità tra gli azionisti venga compromessa, e le procedure per la protezione degli azionisti esistenti sono considerate minimali rispetto ad altri metodi. Se si ottiene il consenso di tutti gli azionisti, è possibile reperire fondi rapidamente; tuttavia, l’ammontare dei fondi che si possono raccogliere dipende dalla capacità finanziaria degli azionisti esistenti, il che può renderlo inadatto per la raccolta di grandi somme di denaro.
Emissione di Nuove Azioni tramite Offerta Pubblica in Giappone
L’emissione di nuove azioni tramite offerta pubblica è un metodo che consiste nel raccogliere investimenti da un ampio spettro di investitori generali e nell’assegnare le nuove azioni agli investitori che ne fanno richiesta.
Questo metodo, come l’assegnazione a terzi, può portare a cambiamenti nella percentuale di azioni detenute dagli azionisti esistenti. L’emissione tramite offerta pubblica è un mezzo di finanziamento utilizzato principalmente dalle società quotate, mentre le imprese non quotate di solito non possono avvalersi di questo metodo. Quando una società quotata procede con un’emissione tramite offerta pubblica, deve rispettare i rigorosi requisiti di divulgazione imposti dalla legge giapponese sui servizi e gli strumenti finanziari. Come per l’assegnazione a terzi, poiché si verifica una variazione della percentuale di azioni detenute, sono richieste procedure specifiche per proteggere gli azionisti esistenti.
La severità delle regolamentazioni stabilite dal diritto societario giapponese nel processo di emissione di nuove azioni è direttamente correlata al rischio di diluizione dei diritti degli azionisti esistenti. Metodi che sostanzialmente mantengono la struttura proprietaria esistente, come l’assegnazione preferenziale agli azionisti, tendono ad avere ostacoli regolamentari relativamente bassi. Al contrario, l’assegnazione a terzi e l’emissione tramite offerta pubblica, che possono causare significative variazioni nella percentuale di azioni detenute, attivano misure di protezione più stringenti. Questo suggerisce che le imprese devono valutare attentamente il bilanciamento tra la flessibilità nel reperire fondi e la complessità delle procedure legali quando scelgono il metodo di finanziamento. Questo aspetto è particolarmente importante quando si considera l’assegnazione a terzi, che potrebbe creare nuove dinamiche di controllo. Gli investitori stranieri dovrebbero comprendere che il metodo di emissione scelto riflette l’atteggiamento dell’impresa nei confronti delle relazioni azionarie e del rispetto delle regolamentazioni.
Confronto tra i tipi di emissione di nuove azioni sotto il diritto societario giapponese
Confrontando i vari metodi di emissione di nuove azioni, diventa più chiaro quali sono le loro caratteristiche e l’impatto sugli azionisti esistenti.
Elemento | Assegnazione a terzi | Assegnazione agli azionisti | Emissione pubblica |
Destinatari | Specifici terzi | Tutti gli azionisti esistenti | Investitori generali |
Impatto sulla percentuale di possesso | Alta probabilità di cambiamento | Nessun cambiamento | Alta probabilità di cambiamento |
Procedure di protezione degli azionisti esistenti | Alta necessità | Bassa necessità | Alta necessità |
Agilità nella raccolta fondi | Alta | Dipende dalla capacità finanziaria degli azionisti | Alta |
Principali aziende utilizzatrici | Aziende private | Aziende private e pubbliche | Aziende pubbliche |
Il processo specifico per l’emissione di nuove azioni secondo il diritto societario giapponese
Il processo di emissione di nuove azioni procede attraverso diverse fasi cruciali basate sulla legge delle società in Giappone. A seconda che l’azienda sia una società quotata (senza restrizioni statutarie sulla trasferibilità delle azioni) o una società non quotata (con restrizioni statutarie sulla trasferibilità delle azioni), così come il metodo di emissione scelto, i requisiti specifici possono variare.
Determinazione delle Condizioni di Sottoscrizione e dell’Organo Decisionale
Le società in Giappone, quando emettono nuove azioni, devono prima determinare dettagliatamente le “condizioni di sottoscrizione”. Queste includono il numero di azioni da offrire, l’importo da pagare per azione, il contenuto e il valore dei beni non monetari se utilizzati come apporto di capitale, le date o i periodi per il pagamento in denaro o la fornitura di beni, e le questioni relative all’aumento del capitale sociale e delle riserve di capitale quando si emettono azioni (Articolo 199, Paragrafo 1 della Legge sulle Società Giapponese).
L’organo che decide queste condizioni di sottoscrizione varia a seconda della natura della società. Nel caso di società non quotate, è generalmente necessaria una risoluzione speciale dell’assemblea degli azionisti (Articolo 199, Paragrafo 2 della Legge sulle Società Giapponese). Una risoluzione speciale richiede un consenso di voti più elevato rispetto a una risoluzione ordinaria, essendo un requisito più rigoroso (Articolo 309, Paragrafo 2, Numero 5 della Legge sulle Società Giapponese). D’altra parte, per le società quotate, di solito è sufficiente una risoluzione del consiglio di amministrazione (Articolo 201, Paragrafo 1 della Legge sulle Società Giapponese). Questo permette alle società quotate di procedere con una raccolta fondi più agile.
Tuttavia, anche per le società quotate, quando si verifica un’emissione “a condizioni favorevoli” (cioè l’emissione di azioni a un prezzo particolarmente vantaggioso per certi sottoscrittori), è obbligatoria una risoluzione speciale dell’assemblea degli azionisti (Articolo 201, Paragrafo 1 e Articolo 199, Paragrafo 3 della Legge sulle Società Giapponese). In questo caso, gli amministratori hanno il dovere di spiegare all’assemblea degli azionisti perché è necessario offrire le azioni a condizioni così vantaggiose. Questa disposizione serve a prevenire l’abuso di potere da parte degli amministratori che potrebbe indebitamente diluire gli interessi degli azionisti esistenti. Inoltre, l’assemblea degli azionisti può delegare l’autorità di decidere le condizioni di sottoscrizione al consiglio di amministrazione (Articolo 200, Paragrafo 1 della Legge sulle Società Giapponese).
Il fatto che la Legge sulle Società Giapponese differenzi l’organo decisionale per le condizioni di sottoscrizione tra società quotate e non quotate riflette i diversi approcci alla governance in ciascun tipo di impresa. Si presume che le società quotate abbiano una maggiore liquidità di mercato e un ampio spettro di azionisti, pertanto è consentita una gestione più flessibile attraverso decisioni del consiglio di amministrazione. Al contrario, le società non quotate hanno spesso una composizione azionaria più limitata e una stretta connessione tra proprietà e gestione, quindi cercano l’approvazione diretta degli azionisti attraverso una risoluzione speciale dell’assemblea per proteggere gli interessi concentrati di un numero limitato di azionisti. Questa differenza strutturale dimostra che il sistema legale giapponese riconosce la dinamica dei diversi stakeholder nelle diverse strutture aziendali. Per le entità straniere, comprendere se la società di interesse è quotata o non quotata è cruciale per afferrare la complessità e la durata delle procedure di aumento di capitale, nonché il livello di coinvolgimento degli azionisti.
In particolare, il concetto di emissione “a condizioni favorevoli” funziona come un importante trigger per garantire l’equità nelle transazioni di capitale secondo la Legge sulle Società Giapponese. Quando nuove azioni o diritti di opzione su nuove azioni vengono emessi a prezzi o condizioni “particolarmente vantaggiosi” per i sottoscrittori, la legge sovrascrive il normale potere decisionale del consiglio di amministrazione (nelle società quotate) e impone un livello più elevato di revisione azionaria (risoluzione speciale e obbligo di spiegazione da parte degli amministratori). Questo è un meccanismo diretto per prevenire auto-dealing da parte della gestione o degli azionisti di controllo e una diluizione ingiusta. Questa specifica disposizione legale sottolinea quanto il sistema legale giapponese valorizzi l’equità e la trasparenza nelle transazioni di capitale. Gli investitori stranieri devono essere profondamente consapevoli di questa regola, poiché anche le transazioni che potrebbero essere considerate come emissione “a condizioni favorevoli” in una società quotata richiedono la massima attenzione e trasparenza, altrimenti potrebbero portare a sfide legali significative e danni alla reputazione.
Notifica o Annuncio ai Soci Azionisti
Dopo aver deciso le condizioni di sottoscrizione, una società deve notificare tali condizioni ai suoi azionisti o effettuare un annuncio pubblico almeno due settimane prima della data di versamento (articolo 201, paragrafo 3, della Legge sulle Società Giapponese). Questa notifica o annuncio è previsto per garantire agli azionisti l’opportunità di sollevare obiezioni riguardo l’emissione di nuove azioni problematiche. Nel caso di società quotate, se sono state effettuate le notifiche previste dagli articoli da 1 a 3 del paragrafo 4 della Legge Giapponese sui Servizi e Prodotti Finanziari, e se un decreto del Ministero della Giustizia stabilisce che non vi è rischio di mancata protezione degli azionisti, allora questo requisito di notifica potrebbe non essere applicato (articolo 201, paragrafo 4, della Legge sulle Società Giapponese).
Sottoscrizione e Assegnazione di Nuove Azioni in Giappone
Chi desidera sottoscrivere nuove azioni, dopo aver ricevuto la notifica dalla società, deve presentare una domanda di emissione di nuove azioni. In questo momento, è necessario fornire alla società informazioni quali il proprio nome, indirizzo e il numero di azioni che si desidera sottoscrivere. Dopo aver ricevuto la domanda, la società, in linea di principio, decide tramite delibera del consiglio di amministrazione a chi e quante azioni assegnare. Una volta determinato il numero di azioni assegnate, la società comunica ai richiedenti il numero di azioni che sono state loro allocate.
Adempimento dell’Investimento
Chi sottoscrive nuove azioni deve versare l’intero importo assegnato per le azioni entro la data di pagamento stabilita, presso la banca o altro luogo di pagamento designato dalla società, come previsto dall’articolo 208, comma 1, della Legge sulle Società Giapponese (平成17年(2005)). Nel caso in cui l’investimento sia costituito da beni diversi dal denaro (beni per investimento in natura), è necessario trasferire tali beni entro la data o il periodo specificato, secondo l’articolo 208, comma 2, della Legge sulle Società Giapponese (平成17年(2005)). In caso di mancato pagamento da parte del sottoscrittore, questi perderà il diritto di diventare azionista di quelle azioni. Inoltre, il sottoscrittore delle nuove azioni non è autorizzato a compensare il debito relativo all’adempimento dell’investimento con eventuali crediti nei confronti della società, come stabilito dall’articolo 208, comma 3, della Legge sulle Società Giapponese (平成17年(2005)).
Procedure di Registrazione
Dopo il completamento dell’aumento di capitale, la società deve effettuare la registrazione delle modifiche relative all’aumento di capitale presso l’Ufficio del Registro delle Imprese entro due settimane dalla data di efficacia dell’aumento di capitale. Questa procedura di registrazione comporta il pagamento di una tassa di registrazione, che ammonta allo 0,7% dell’importo dell’aumento di capitale o 30.000 yen, a seconda di quale sia l’importo maggiore. Una volta completata la procedura di registrazione, la società deve anche preparare un bilancio delle variazioni del capitale sociale per rendere evidente la variazione del patrimonio netto.
Impatto sui Soci Esistenti e Protezione Legale Secondo il Diritto Societario Giapponese
L’emissione di nuove azioni può portare a significative modifiche dei diritti e degli interessi dei soci esistenti, per cui il diritto societario giapponese prevede solide misure di protezione legale.
L’Effetto della Diluizione del Rapporto di Voto e l’Impatto sul Prezzo delle Azioni in Giappone
Quando vengono emesse nuove azioni, il numero totale di azioni già emesse aumenta. Se gli azionisti esistenti non acquistano nuove azioni in proporzione alla loro quota di possesso, la loro percentuale di proprietà e, di conseguenza, la loro quota di diritti di voto nell’assemblea degli azionisti subisce una “diluizione”. Questa diluizione può ridurre l’influenza degli azionisti esistenti sulle decisioni aziendali, inclusa la nomina dei direttori.
L’aumento del numero totale di azioni emesse può potenzialmente ridurre il valore di ciascuna azione, portando così a una possibile diminuzione del prezzo delle azioni. Gli azionisti esistenti, sentendo che il loro impatto sull’azienda e il valore delle loro azioni è diminuito, possono decidere di vendere le loro azioni, innescando ulteriori cali del prezzo delle azioni. Inoltre, l’emissione di nuove azioni significa che lo stesso profitto viene distribuito su un numero maggiore di azioni, risultando in una riduzione dell’utile per azione (EPS).
L’impatto sul controllo gestionale e l’importanza della protezione degli azionisti sotto il diritto societario giapponese
In caso di aumento di capitale mediante assegnazione a terzi, nuovi azionisti possono acquisire una quota significativa di diritti di voto, influenzando così il controllo gestionale dell’azienda, come ad esempio richiedendo la nomina di nuovi amministratori. D’altra parte, questo effetto di diluizione può essere utilizzato come misura di difesa contro acquisizioni ostili, riducendo la percentuale di azioni detenute dall’impresa che tenta l’acquisizione.
Considerando l’impatto significativo su diritti gestionali ed economici, la legge societaria giapponese (Japanese Corporate Law) pone grande enfasi sulla protezione degli azionisti esistenti. Le aziende devono prestare la massima attenzione affinché le procedure di emissione di nuove azioni siano condotte in modo equo e non danneggino ingiustamente gli interessi degli azionisti attuali.
La diluizione delle azioni e le variazioni nel controllo gestionale non sono solo teoriche; sono queste le ragioni principali per cui il diritto societario giapponese impone rigorosi requisiti procedurali, che costituiscono il fulcro della protezione degli azionisti. Le carenze procedurali possono portare a cause legali per l’invalidità dell’emissione di nuove azioni (articolo 828 del Japanese Corporate Law), consentendo agli azionisti di ricorrere a misure di rimedio legale. Questo fatto agisce come un forte deterrente contro l’abuso delle procedure e rafforza l’impegno del sistema legale verso l’equità aziendale. Per gli investitori stranieri, ciò significa che, nonostante il rischio intrinseco di diluizione associato all’aumento di capitale, il sistema legale giapponese fornisce importanti mezzi di rimedio in caso di compromissione della trasparenza o dell’equità delle procedure. Questa comprensione può influenzare le decisioni di investimento e l’approccio negoziale delle condizioni di aumento di capitale.
Il Ricorso per l’Invalidità dell’Emissione di Nuove Azioni Secondo il Diritto Societario Giapponese
Qualora esistano cause di invalidità nell’emissione di nuove azioni, gli azionisti possono presentare un “ricorso per l’invalidità dell’emissione di nuove azioni” ai sensi dell’articolo 828 del Codice delle Società del Giappone (平成18年(2006)). Tuttavia, se l’emissione di nuove azioni ha già avuto effetto e la società ha iniziato le sue attività, la dichiarazione di invalidità potrebbe causare danni imprevisti non solo ai nuovi azionisti ma anche a terzi, come i partner commerciali. Questo aspetto evidenzia l’impatto significativo che le irregolarità procedurali possono avere e come la legge cerchi di bilanciare stabilità e giustizia.
L’Emissione di Warrant Azionari e l’Impatto sui Soci Esistenti secondo il Diritto Societario Giapponese
Il “warrant azionario” è un diritto che consente di sottoscrivere nuove azioni emesse da una società o di ricevere il trasferimento di azioni proprie, a condizioni e prezzi prestabiliti. I detentori di warrant possono esercitare questo diritto entro un periodo specificato, versando l’importo pattuito e acquisendo così le azioni. Questo strumento è spesso utilizzato per concedere opzioni su azioni ai dipendenti o per diversificare i metodi di finanziamento.
L’esercizio dei warrant azionari comporta un aumento del numero totale delle azioni emesse, diluendo il diritto di voto degli azionisti esistenti e potenzialmente riducendo il valore delle azioni. Questo svantaggio è simile a quello derivante dall’emissione diretta di nuove azioni. Anche per l’emissione di warrant è necessario stabilire i “termini di offerta”, come nel caso delle azioni offerte in sottoscrizione (Articolo 238, Paragrafo 1 del Diritto Societario Giapponese). Per le società non quotate, è generalmente richiesta una risoluzione speciale dell’assemblea degli azionisti (Articolo 238, Paragrafo 2 del Diritto Societario Giapponese). Per le società quotate, di norma è sufficiente una risoluzione del consiglio di amministrazione, ma se le condizioni sono particolarmente vantaggiose per i sottoscrittori, è necessaria una risoluzione speciale dell’assemblea degli azionisti (Articoli 240, Paragrafo 1 e 238, Paragrafo 3 del Diritto Societario Giapponese).
La società può anche concedere ai soci esistenti il diritto di essere assegnatari dei warrant azionari (Articolo 241, Paragrafo 1 del Diritto Societario Giapponese). L’emissione di warrant azionari attraverso l’assegnazione ai soci non è soggetta alle restrizioni procedurali relative alle emissioni vantaggiose a terzi.
Il fatto che il Diritto Societario Giapponese tratti l’emissione di warrant azionari con la stessa cautela riservata all’emissione diretta di nuove azioni, in particolare per quanto riguarda le disposizioni relative alle emissioni vantaggiose, indica che la legge riconosce i warrant come un meccanismo di diluizione “futuro” o “ritardato”. Pertanto, anche se la diluizione effettiva si verifica al momento dell’esercizio del diritto, gli stessi meccanismi di protezione degli azionisti si applicano fin dal momento dell’emissione. Questo sottolinea l’importanza di una due diligence completa. Gli investitori stranieri devono esaminare attentamente non solo i piani di emissione diretta di nuove azioni, ma anche i warrant esistenti o pianificati, poiché rappresentano un rischio di diluizione futura e sono regolati dagli stessi principi di protezione degli azionisti. Ciò implica una prospettiva lungimirante del sistema legale rispetto ai cambiamenti nella struttura del capitale.
Un potenziale problema per le società che emettono warrant azionari è che la decisione di esercitare o meno i warrant è lasciata al giudizio dei loro detentori. Se il prezzo delle azioni non aumenta come previsto e i diritti non vengono esercitati, la società rischia di non riuscire a raccogliere i fondi pianificati.
Riassunto
Comprendere approfonditamente le procedure di emissione di nuove azioni secondo la legge societaria giapponese è di vitale importanza per tutte le aziende che considerano la raccolta di fondi in Giappone, in particolare per le entità commerciali straniere. La scelta del metodo di emissione di nuove azioni (assegnazione a terzi, assegnazione agli azionisti, offerta pubblica) determinerà la complessità della procedura e il grado di impatto sugli azionisti esistenti. Rispettare rigorosamente i requisiti legali, come la selezione degli organi decisionali e l’obbligo di notifica agli azionisti, è essenziale per evitare controversie legali come le cause per l’invalidità dell’emissione di nuove azioni, che possono avere conseguenze gravi per la società e i suoi stakeholder.
Il concetto di “emissione vantaggiosa” e la regolamentazione dei “diritti di opzione per nuove azioni” evidenziano chiaramente quanto il sistema legale giapponese ponga l’accento sulla protezione degli interessi degli azionisti e sull’equità nelle transazioni di capitale. Queste disposizioni enfatizzano l’importanza, per le aziende che raccolgono fondi, di considerare i diritti degli azionisti e di garantire la trasparenza.
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