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Spiegazione della procedura di liquidazione delle società nel diritto societario giapponese

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Spiegazione della procedura di liquidazione delle società nel diritto societario giapponese

Quando una società decide di terminare le sue attività sotto il diritto societario giapponese, ciò non implica necessariamente un fallimento gestionale. Escludendo cause specifiche come fusioni o l’inizio di procedure fallimentari, la dissoluzione di una società non comporta la sua immediata estinzione. Invece, la società entra in un processo legalmente definito chiamato “liquidazione”. Lo scopo di questo processo è concludere le operazioni residue dell’azienda, liquidare gli asset, saldare tutti i debiti e, infine, distribuire il patrimonio residuo (l’attivo netto) agli azionisti. La società in questo processo è denominata “società in liquidazione” e le sue attività legali sono limitate esclusivamente al raggiungimento degli obiettivi di liquidazione. Questa procedura di liquidazione si riferisce alla “liquidazione ordinaria”, che si svolge quando il patrimonio della società è sufficiente a coprire completamente i suoi debiti, una situazione nota come sovrabbondanza di attivi. Questa non è raramente la scelta risultante da una decisione strategica di gestione, come la cessazione volontaria dell’attività a causa dell’assenza di un successore o la conclusione pianificata di un progetto specifico. Pertanto, la liquidazione è un processo controllato per concludere un’azienda mantenendo l’ordine legale. In questo articolo, spiegheremo in dettaglio la procedura di liquidazione ordinaria stabilita dal diritto societario giapponese, a partire dal ruolo degli organi esecutivi, i liquidatori e l’assemblea dei liquidatori, passando per il flusso specifico delle operazioni, fino al completamento della procedura, basandoci sulle disposizioni legislative.

Il Liquidatore: Organo Esecutivo del Processo di Liquidazione in Giappone

Metodi di Nomina del Liquidatore

Dopo lo scioglimento di una società, l’organo centrale che esegue le operazioni di liquidazione è il “liquidatore”. Il liquidatore sostituisce il consiglio di amministrazione o l’amministratore delegato della società prima dello scioglimento, gestendo le attività e rappresentando la società in liquidazione.

L’articolo 478, paragrafo 1, della Legge sulle Società Giapponese (Japanese Companies Act) stabilisce tre livelli di priorità per la nomina del liquidatore. In primo luogo, se lo statuto della società designa una persona come liquidatore, quella persona sarà nominata. In secondo luogo, anche se lo statuto non prevede una designazione, è possibile nominare una persona specifica tramite una risoluzione dell’assemblea degli azionisti. Di solito, molte società nominano un liquidatore durante l’assemblea degli azionisti che decide lo scioglimento. Se nessuno di questi metodi risulta in una nomina, come terza opzione, i direttori al momento dello scioglimento diventano automaticamente liquidatori. Questo è noto come liquidatore legale e, in particolare nelle piccole e medie imprese, è il caso più comune. In rari casi in cui nessuno di questi metodi determina un liquidatore, gli interessati, come gli azionisti, possono presentare una petizione al tribunale, che a sua volta nominerà un liquidatore. Dopo la nomina, il liquidatore deve registrare la liquidazione e il rappresentante del liquidatore presso l’ufficio del registro legale entro due settimane dalla data di scioglimento.

I Doveri del Liquidatore

I doveri del liquidatore sono vari, ma tra i compiti principali ci sono il completamento delle operazioni esistenti della società (“conclusione degli affari correnti”), il recupero e la monetizzazione degli asset della società (“riscossione dei crediti e liquidazione dei beni patrimoniali”), e il pagamento di tutti i debiti della società (“estinzione dei debiti”). Nel compiere questi doveri, il liquidatore ha l’obbligo di agire con la diligenza di un buon amministratore (dovere di diligenza) e di essere fedele alla società (dovere di lealtà), simile a quello di un direttore. Questi obblighi legali non sono meramente formali. Se il liquidatore trascura i suoi doveri e causa danni alla società, ad esempio trascurando di riscuotere crediti recuperabili o vendendo beni aziendali a prezzi ingiustamente bassi, può essere ritenuto responsabile per negligenza e potrebbe dover risarcire personalmente i danni alla società. Pertanto, in particolare i direttori che diventano automaticamente liquidatori devono essere consapevoli che il loro ruolo comporta un significativo rischio legale e devono eseguire i loro doveri con cautela. Dopo la nomina, il liquidatore deve immediatamente esaminare la situazione patrimoniale della società e preparare un inventario dei beni e un bilancio, che devono essere approvati dall’assemblea degli azionisti. Questo è un obbligo stabilito dall’articolo 492 della Legge sulle Società Giapponese e rappresenta un passo fondamentale che stabilisce le basi per l’intero processo di liquidazione.

L’Assemblea dei Liquidatori: Decisione e Supervisione dell’Esecuzione delle Operazioni

Istituzione dell’Assemblea dei Liquidatori

Una società in liquidazione in Giappone non è sempre tenuta a istituire un organo equivalente al consiglio di amministrazione. Tuttavia, per rispondere a situazioni che richiedono una governance più rigorosa, il diritto societario giapponese offre l’opzione di istituire un organismo chiamato “Assemblea dei Liquidatori”.

Secondo l’articolo 477, paragrafo 2, della legge giapponese sulle società (会社法), una società in liquidazione può, se previsto dallo statuto, istituire volontariamente un’Assemblea dei Liquidatori. D’altra parte, se la società aveva istituito un consiglio di sindaci prima della dissoluzione, è legalmente obbligata a istituire un’Assemblea dei Liquidatori (articolo 477, paragrafo 3 della stessa legge). Quando si istituisce un’Assemblea dei Liquidatori, è necessario che i liquidatori siano almeno tre in numero (articolo 331, paragrafo 5, applicato per analogia dall’articolo 478, paragrafo 8).

Le Competenze dell’Assemblea dei Liquidatori

L’Assemblea dei Liquidatori è composta da tutti i liquidatori (articolo 489, paragrafo 1, della legge giapponese sulle società) e le sue competenze si dividono principalmente in tre categorie. La prima è la decisione in merito all’esecuzione delle operazioni della società in liquidazione. La seconda è la supervisione dell’adempimento dei doveri di ciascun liquidatore. La terza è la selezione e la rimozione del rappresentante liquidatore che rappresenta la società. Questa struttura di potere è simile a quella del consiglio di amministrazione di una società attiva, con l’obiettivo di garantire decisioni ponderate attraverso un processo collegiale per le operazioni importanti. In particolare, l’articolo 489, paragrafo 6, della legge giapponese sulle società proibisce all’Assemblea dei Liquidatori di delegare decisioni individuali a singoli liquidatori in merito a questioni particolarmente gravi, come la disposizione di beni importanti o l’assunzione di debiti significativi, sottolineando l’importanza delle decisioni organizzative.

L’istituzione dell’Assemblea dei Liquidatori non è una semplice scelta procedurale, ma una decisione strategica che determina l’approccio alla governance nel processo di liquidazione. In situazioni in cui si prevede una liquidazione complessa, come quando ci sono più azionisti o quando vi è il potenziale conflitto di interessi riguardo al metodo di disposizione degli asset, istituire un’Assemblea dei Liquidatori può aumentare la trasparenza del processo decisionale e rafforzare la supervisione sulle azioni di ciascun liquidatore. Questo contribuisce a prevenire future dispute e favorisce il corretto svolgimento delle procedure di liquidazione.

CaratteristicheSolo Liquidatori (senza Assemblea dei Liquidatori)Con Assemblea dei Liquidatori
DecisioneLe questioni importanti vengono decise dalla maggioranza dei liquidatori.L’Assemblea dei Liquidatori decide le questioni importanti relative all’esecuzione delle operazioni attraverso una risoluzione formale.
SupervisioneI liquidatori si supervisionano reciprocamente e anche gli azionisti hanno potere di supervisione.L’Assemblea dei Liquidatori supervisiona in modo organizzato e sistematico l’adempimento dei doveri di ciascun liquidatore.
RappresentanzaIn linea di principio, ogni liquidatore rappresenta la società, ma è possibile designare un rappresentante liquidatore.Il rappresentante liquidatore scelto dall’Assemblea dei Liquidatori deve rappresentare la società.
Fondamento LegaleArticolo 478 della legge giapponese sulle società, ecc.Articoli 477 e 489 della legge giapponese sulle società, ecc.

Il flusso specifico delle operazioni di liquidazione

Dopo la nomina del liquidatore, le operazioni di liquidazione procedono secondo le procedure specifiche stabilite dal diritto societario giapponese. Questo processo mira a liquidare i beni della società in modo equo ed efficiente, proteggendo i diritti degli stakeholder, in particolare dei creditori.

Approvazione dell’assemblea dei soci

In primo luogo, come menzionato in precedenza, il liquidatore deve redigere un inventario dei beni e un bilancio patrimoniale alla data di scioglimento della società e ottenere l’approvazione dell’assemblea dei soci (articolo 492 del diritto societario giapponese).

Procedura di protezione dei creditori

Successivamente, un passaggio cruciale nel processo di liquidazione è la “procedura di protezione dei creditori”. In base all’articolo 499, paragrafo 1, del diritto societario giapponese, la società in liquidazione deve pubblicare un annuncio ufficiale sulla Gazzetta Ufficiale senza indugio dopo lo scioglimento. Questo annuncio sollecita tutti i creditori a presentare le loro richieste entro un periodo definito di almeno due mesi. Questo periodo di due mesi non può essere abbreviato e determina la durata minima dell’intero processo di liquidazione. Oltre all’annuncio sulla Gazzetta Ufficiale, la società è anche obbligata a inviare una notifica individuale ai “creditori noti” di cui è a conoscenza. Trascurare questa procedura può danneggiare ingiustamente i diritti dei creditori, quindi è richiesto un rigoroso rispetto. I creditori che non presentano la loro richiesta entro il periodo stabilito sono esclusi dal processo di liquidazione, ma i debiti nei confronti dei creditori noti devono essere saldati anche in assenza di una richiesta.

Distribuzione del patrimonio residuo

Una volta scaduto il periodo per la presentazione delle richieste dei creditori e tutti i crediti sono stati definiti, il liquidatore procede al pagamento dei debiti con i beni della società. Se rimangono beni dopo il pagamento completo dei debiti, questi costituiscono il “patrimonio residuo”, che viene distribuito agli azionisti. L’articolo 504, paragrafo 3, del diritto societario giapponese stabilisce come principio che questo patrimonio residuo deve essere distribuito equamente tra gli azionisti in base al numero di azioni possedute (principio di parità degli azionisti). Tuttavia, se la società ha emesso azioni di diverse categorie con disposizioni diverse per la distribuzione del patrimonio residuo (ad esempio, azioni preferenziali che danno priorità ad alcuni azionisti), la distribuzione seguirà quelle disposizioni.

È interessante notare un caso giuridico che dimostra la validità degli accordi tra azionisti in società private. La sentenza del Tribunale Distrettuale di Tokyo del 7 settembre 2015 (anno 27 dell’era Heisei) ha stabilito che, anche se un accordo tra tutti gli azionisti per distribuire il patrimonio residuo in modo diverso dalla proporzione delle azioni detenute (una disposizione personale) non è formalmente riflessa nello statuto, è comunque valido. Questo caso suggerisce che, in particolare nelle società con pochi azionisti e relazioni strette, gli accordi flessibili tra azionisti possono essere legalmente rispettati, fornendo un’indicazione molto importante per la pratica commerciale.

La conclusione della liquidazione e l’estinzione della società in Giappone

Una volta completate tutte le operazioni di liquidazione, si entra nella fase finale per estinguere legalmente una società. Questo processo è composto da tre passaggi principali: l’approvazione del rapporto finale, la registrazione della conclusione della liquidazione e, come ultimo obbligo, la conservazione dei documenti contabili.

Approvazione del rapporto finale

Innanzitutto, quando sono terminati il recupero di tutti i crediti, il pagamento dei debiti e la distribuzione del patrimonio residuo, il liquidatore deve senza indugio redigere un “rapporto finale” (articolo 507, paragrafo 1, della Legge sulle Società giapponese). Questo rapporto finale deve includere, secondo le disposizioni del Regolamento di attuazione della Legge sulle Società, dettagli sui ricavi e le spese durante il periodo di liquidazione, nonché l’importo del patrimonio residuo distribuito agli azionisti. Il rapporto finale redatto deve essere presentato all’assemblea degli azionisti e ricevere l’approvazione mediante una risoluzione ordinaria (articolo 507, paragrafo 3, della stessa legge). Con l’approvazione dell’assemblea degli azionisti, la liquidazione della società è legalmente considerata “conclusa”. Inoltre, con questa approvazione, il liquidatore è generalmente esonerato dalla responsabilità per negligenza nei suoi compiti, a meno che non ci siano stati atti illeciti nell’esecuzione dei suoi doveri (articolo 507, paragrafo 4).

Registrazione della conclusione della liquidazione

In secondo luogo, entro due settimane dalla data di approvazione del rapporto finale dall’assemblea degli azionisti, il liquidatore deve richiedere la “registrazione della conclusione della liquidazione” presso l’ufficio legale competente per la sede principale della società (articolo 929 della Legge sulle Società giapponese). Una volta completata questa registrazione, i record di registrazione della società sono chiusi e la personalità giuridica della società si estingue completamente. Di conseguenza, la società termina la sua esistenza come entità legale.

Conservazione dei documenti contabili

Terzo, anche dopo l’estinzione della società, rimane un ultimo importante obbligo per il liquidatore: la “conservazione dei documenti contabili”. L’articolo 508, paragrafo 1, della Legge sulle Società giapponese impone al liquidatore di conservare per 10 anni dalla data di registrazione della conclusione della liquidazione i libri contabili e i documenti importanti relativi alle attività e alla liquidazione della società liquidata. Questo obbligo è imposto non alla società, ma al liquidatore a titolo personale e comporta una responsabilità personale di lunga durata. Considerando questo onere a lungo termine, la scelta del liquidatore dovrebbe essere fatta con cautela e, in alcuni casi, nominare un professionista può essere una scelta saggia. Inoltre, su richiesta degli interessati, il tribunale può nominare una persona diversa dal liquidatore per conservare i documenti (articolo 508, paragrafo 2).

Riassunto

La liquidazione ordinaria di una società secondo il diritto societario giapponese rappresenta una procedura legale pianificata e ordinata per la conclusione di un’azienda, distinta dal fallimento aziendale. Questo processo inizia con la nomina di un liquidatore e procede attraverso una rigorosa procedura di protezione dei creditori che richiede almeno due mesi, il pagamento di tutti i debiti e la distribuzione del patrimonio residuo agli azionisti. Alla fine, con l’approvazione del rapporto finanziario finale in un’assemblea generale degli azionisti e la registrazione della conclusione della liquidazione presso l’ufficio legale, la personalità giuridica della società si estingue, ma rimane l’obbligo per il liquidatore di conservare i libri contabili per un periodo di dieci anni. Questa serie di procedure è un sistema importante per adempiere alle responsabilità sociali dell’azienda, proteggendo i diritti di tutti gli stakeholder coinvolti.

Lo studio legale Monolith possiede un’ampia esperienza nella rappresentanza di numerosi clienti, sia nazionali che internazionali, nelle procedure di liquidazione stabilite dal diritto societario giapponese. Il nostro studio vanta la presenza di esperti, inclusi professionisti con qualifiche legali straniere e anglofoni, in grado di gestire casi internazionali complessi. Offriamo un supporto legale completo in tutte le fasi, dalla consulenza sulla nomina di un liquidatore, all’esecuzione degli affari di liquidazione, all’assunzione come liquidatore e fino agli obblighi a lungo termine dopo la conclusione della liquidazione. Se avete bisogno dell’assistenza di esperti affidabili in un momento cruciale come la liquidazione di una società, non esitate a consultare il nostro studio.

Managing Attorney: Toki Kawase

The Editor in Chief: Managing Attorney: Toki Kawase

An expert in IT-related legal affairs in Japan who established MONOLITH LAW OFFICE and serves as its managing attorney. Formerly an IT engineer, he has been involved in the management of IT companies. Served as legal counsel to more than 100 companies, ranging from top-tier organizations to seed-stage Startups.

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