Spiegazione delle "Operazioni Speciali per Investitori Stranieri e Altri" nella legge giapponese sui servizi finanziari e sui mercati dei capitali

Il nuovo regime di “Special Provisions for Overseas Investors” introdotto nella legge giapponese sui servizi finanziari è stato istituito dalla legge che modifica parzialmente la legge bancaria per rafforzare e stabilizzare le funzioni finanziarie in risposta ai cambiamenti socio-economici causati dall’epidemia di COVID-19 e altre influenze, che è stata promulgata il 19 maggio 2021 (Reiwa 3) e attuata il 22 novembre dello stesso anno. L’obiettivo principale di questo regime è ridurre le barriere all’ingresso per gli operatori di gestione degli investimenti che servono investitori professionali esteri, in risposta al movimento globale di ricollocazione delle basi, al fine di attrarre istituzioni finanziarie e fondi esteri nel mercato giapponese e consentire al mercato giapponese di funzionare pienamente come un “centro finanziario internazionale”.
Questo regime è posizionato come una misura speciale che consente di svolgere attività non attraverso la “registrazione” richiesta per i normali servizi di transazione di prodotti finanziari, ma attraverso una semplice “notifica”. Questo riflette l’intenzione strategica del governo di rafforzare la competitività internazionale del mercato finanziario giapponese e promuovere gli investimenti diretti dall’estero.
Tuttavia, il fatto che la prima notifica sotto questo regime non sia stata confermata fino a marzo 2023 suggerisce che ci sono sfide nell’efficacia dell’attuazione di questo obiettivo, che è quello di diventare un “centro finanziario internazionale” basato su una chiara strategia nazionale e di ridurre le barriere all’ingresso per promuovere l’afflusso di capitali dall’estero. Questo potrebbe indicare che i partecipanti al mercato non comprendono pienamente i vantaggi del regime o ritengono che il regime esistente di “Special Provisions for Qualified Institutional Investors” sia sufficiente. In particolare, il fatto che l’Agenzia dei Servizi Finanziari giapponese abbia dichiarato che la “notifica non garantisce l’affidabilità del notificante” potrebbe incoraggiare un giudizio prudente da parte degli investitori e, di conseguenza, potrebbe fungere da deterrente all’utilizzo del regime. Le restrizioni ai viaggi internazionali dovute al COVID-19 sono state anche indicate come una delle cause della bassa adozione iniziale. Questa situazione dimostra che la semplice istituzione di un quadro giuridico non è sufficiente e che è necessario un maggiore impegno nella diffusione delle informazioni sul mercato, una differenziazione più chiara rispetto ai regimi esistenti o la risoluzione di problemi pratici per realizzare pienamente la funzione di un “centro finanziario internazionale”.
Il sistema delle operazioni speciali nel diritto giapponese sui servizi e prodotti finanziari
La legge giapponese sui servizi e prodotti finanziari impone, come regola generale, l’obbligo di “registrazione” presso il Primo Ministro per coloro che svolgono attività di trading di prodotti finanziari come professione. Chi conduce attività senza questa registrazione può essere soggetto a una pena detentiva fino a cinque anni o a una multa fino a 5 milioni di yen, o entrambe le sanzioni.
Tuttavia, esistono delle “operazioni speciali” che permettono di svolgere attività attraverso una semplice “notifica” se si soddisfano determinate condizioni. Le principali operazioni speciali includono le “operazioni speciali per investitori istituzionali qualificati, ecc.” (articolo 63 della legge sui servizi e prodotti finanziari) esistenti da tempo, e le “operazioni speciali per investitori esteri, ecc.” (articolo 63-8 della legge sui servizi e prodotti finanziari), che verranno spiegate in dettaglio in questo articolo. Queste operazioni speciali sono caratterizzate da una regolamentazione più flessibile rispetto alle normali attività di trading di prodotti finanziari (come il trading di tipo I e tipo II, la gestione degli investimenti, la consulenza e l’agenzia di investimento).
Il sistema di “notifica” offre un valore strategico consentendo un avvio rapido delle attività e un accesso a basso costo rispetto alla normale “registrazione”, grazie a periodi di revisione più brevi e requisiti meno stringenti in termini di capitale sociale e composizione del personale. La “registrazione” per le attività di servizi e prodotti finanziari comporta un esame preventivo rigoroso e requisiti specifici (come capitale sociale, composizione del personale e sistema di gestione interna), richiedendo tempo e costi significativi. Al contrario, la “notifica” non comporta un esame sostanziale ai sensi della legge amministrativa, permettendo così un avvio rapido delle attività. Ad esempio, per le operazioni speciali per investitori istituzionali qualificati, l’avvio delle attività può avvenire in un minimo di due settimane. Questa rapidità rappresenta un vantaggio significativo, in particolare per i nuovi partecipanti dall’estero. Tuttavia, la “notifica” è pur sempre una “eccezione” e l’ambito delle attività è chiaramente limitato. Se si superano questi limiti, si può incorrere in sanzioni per esercizio non registrato. Pertanto, gli operatori devono godere dei vantaggi della “notifica” comprendendone accuratamente i limiti e aderendo scrupolosamente alla legge. Questo aspetto è cruciale per comprendere come le autorità giapponesi bilancino la deregolamentazione con la protezione degli investitori.
Definizione e Ambito di Attività del “Business Speciale per Investitori Stranieri” secondo il Diritto Giapponese
Attività di trading di prodotti finanziari soggette a regolamentazione (Gestione propria e Raccolta fondi propria)
Il termine “Operazioni speciali per investitori esteri, ecc.” si riferisce alle attività svolte professionalmente in base all’articolo 63-8, paragrafo 1, del titolo della Legge giapponese sui servizi e le attività finanziarie, che comprendono una delle seguenti azioni:
- Gestione propria: attività relative alla gestione di denaro contribuito o fornito da “investitori esteri, ecc.” che detengono quote in schemi di investimento collettivo di tipo associativo. Il denaro oggetto di gestione deve provenire “principalmente” (ovvero più della metà del totale dei contributi al fondo) da non residenti. Per “non residenti” si intendono persone fisiche e giuridiche diverse da quelle definite come residenti ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, punto 6, della Legge giapponese sulle transazioni e il commercio estero.
- Raccolta fondi propria: attività di raccolta o di collocamento privato relative a quote di schemi di investimento collettivo di tipo associativo, effettuate nei confronti di “investitori esteri, ecc.” attraverso uffici o sedi operative situate in Giappone.
A differenza delle precedenti “Operazioni speciali per investitori istituzionali qualificati, ecc.”, che erano limitate al collocamento privato, le “Operazioni speciali per investitori esteri, ecc.” consentono anche la raccolta pubblica (offerta pubblica). Questo rappresenta una caratteristica distintiva che permette di raggiungere un pubblico di investitori più ampio.
Prodotti finanziari trattati (Titoli di tipo II)
I prodotti finanziari che trattiamo nell’ambito dei nostri servizi sono principalmente quelli definiti come “titoli di tipo II (titoli presunti)”. Questi includono diritti di beneficiario di trust, quote di fondi, altri titoli di tipo II e partecipazioni in crowdfunding. I titoli gestiti dai broker di tipo II, che rientrano nella categoria di titoli regolamentati dalla legge giapponese sui servizi e le attività finanziarie (Financial Instruments and Exchange Act), sono caratterizzati da una liquidità relativamente bassa o rappresentano quote in schemi di investimento collettivo.
Confronto e differenze istituzionali tra “Special Exception Business for Qualified Institutional Investors” e “Special Exception Business for Foreign Investors” in Giappone
Il “Special Exception Business for Foreign Investors” presenta molte somiglianze con l’esistente “Special Exception Business for Qualified Institutional Investors” (articolo 63 della Financial Instruments and Exchange Act), tuttavia, ci sono alcune importanti differenze istituzionali.
- Ambito di offerta:
- Special Exception Business for Foreign Investors: Sono ammesse sia offerte pubbliche (“public offerings”) che private (“private placements”) relative alle quote di schemi di investimento collettivo di tipo consortile. Questo permette un approccio più ampio verso un’ampia gamma di investitori stranieri.
- Special Exception Business for Qualified Institutional Investors: Limitato principalmente a “private placements”.
- Limitazioni sul numero di investitori:
- Special Exception Business for Foreign Investors: Non ci sono limitazioni sul numero di “investitori stranieri” che possono partecipare.
- Special Exception Business for Qualified Institutional Investors: Il numero di detentori di diritti per fondo è limitato a un massimo di 499 persone in totale, e gli investitori che non sono qualificati istituzionali sono limitati a meno di 49 persone.
- Obbligo di investimento da parte di investitori istituzionali qualificati:
- Special Exception Business for Foreign Investors: Non è obbligatorio che gli investitori istituzionali qualificati partecipino. Tuttavia, è consentito accettare investimenti da investitori istituzionali qualificati e da altri investitori nazionali fino a meno della metà dell’importo totale degli investimenti nel fondo.
- Special Exception Business for Qualified Institutional Investors: È necessaria la presenza di almeno un investitore istituzionale qualificato.
- Obiettivi degli investimenti:
- Special Exception Business for Foreign Investors: Sembra mirato ad attrarre investimenti diretti in piccole e medie imprese nazionali e nel settore immobiliare tramite capitali stranieri.
- Special Exception Business for Qualified Institutional Investors: È più adatto per fondi rivolti principalmente a investitori istituzionali e individui facoltosi, come venture capital (VC), private equity (PE), hedge funds e funds of funds (FoF).
Clarificare le differenze istituzionali tra i due regimi speciali fornisce ai gestori un criterio di decisione rapido per scegliere il sistema più adatto al proprio modello di business. In particolare, presentando visivamente le differenze cruciali tra i due sistemi, che possono essere facilmente confusi a causa della loro similitudine nei nomi, si può approfondire la comprensione.
Elemento | Special Exception Business for Foreign Investors | Special Exception Business for Qualified Institutional Investors |
Ambito di offerta | Public e private placements ammessi | Solo private placements |
Necessità di investitori istituzionali qualificati | Non necessario | Almeno un investitore richiesto |
Limitazione sul numero di investitori | Nessuna limitazione per gli investitori stranieri | Limitazione a 499 persone (49 per gli investitori non qualificati) |
Principali obiettivi di investimento | Investimenti diretti nazionali tramite capitali stranieri (PMI, immobili, ecc.) | VC/PE/Hedge funds, ecc. (principalmente per investitori istituzionali e individui facoltosi) |
Legislazione di riferimento | Articolo 63-8 della Financial Instruments and Exchange Act | Articolo 63 della Financial Instruments and Exchange Act |
Differenze rispetto alla normale registrazione delle attività di trading di prodotti finanziari
Le “attività speciali per investitori esteri e altri soggetti” presentano differenze fondamentali rispetto alla normale registrazione delle attività di trading di prodotti finanziari.
- Registrazione o notifica: per le normali attività di trading di prodotti finanziari (come il primo e secondo tipo, e la gestione degli investimenti), è necessaria la “registrazione” presso il Primo Ministro del Gabinetto, con un rigoroso esame e requisiti imposti. D’altra parte, per le attività speciali per investitori esteri e altri soggetti, è sufficiente una “notifica”, semplificando così la procedura.
- Requisiti di capitale: per le attività di trading di prodotti finanziari di secondo tipo, è richiesto un capitale minimo di 10 milioni di yen (5 milioni di yen solo per le attività di raccolta elettronica di piccole somme), mentre per le attività speciali per investitori esteri e altri soggetti non sono esplicitamente indicati requisiti diretti di capitale, ma la “situazione patrimoniale” del notificante può essere inclusa tra i criteri di valutazione.
- Composizione del personale: la normale registrazione richiede una rigorosa composizione del personale e un’organizzazione aziendale, inclusa la garanzia di personale con sufficiente conoscenza ed esperienza per svolgere il lavoro in modo equo e accurato, e l’istituzione di un dipartimento di compliance indipendente. Anche per le attività speciali per investitori esteri e altri soggetti è richiesta una “struttura organizzativa adeguata per svolgere correttamente il lavoro”, ma si presume che i requisiti dettagliati per il personale siano meno stringenti rispetto alle attività registrate.
Il passaggio dalla “registrazione” alla “notifica” intende ridurre significativamente le barriere all’ingresso per gli operatori esteri. Ciò dovrebbe portare a una maggiore rapidità nelle procedure e a una riduzione dei costi iniziali. La “registrazione” per le attività di trading di prodotti finanziari comporta regolamentazioni e controlli molto severi, a tutela degli investitori e per garantire l’integrità del mercato. Questo rappresenta un onere significativo in termini di tempo e costi, specialmente per gli operatori esteri che mirano a entrare nel mercato. Il fatto che queste attività speciali possano essere svolte semplicemente con una “notifica” rappresenta un incentivo diretto a ridurre questo onere e a stimolare l’afflusso di capitali dall’estero, con la prospettiva di rivitalizzare il mercato giapponese e migliorarne la competitività internazionale. In particolare, considerando che la registrazione per le attività di gestione degli investimenti è diventata molto difficile negli ultimi anni, queste attività speciali diventano un percorso importante per gli operatori esteri che intendono creare e gestire fondi, permettendo loro di accedere al mercato giapponese. Tuttavia, questa facilitazione rimane un “caso speciale” e, poiché gli investitori e l’ambito delle attività sono limitati, solo alcuni operatori potranno beneficiarne. Pertanto, gli operatori devono valutare attentamente se il loro modello di business rientra nell’ambito di queste attività speciali.
Ambito e requisiti degli “investitori esteri eccetera” secondo la legge giapponese
Requisiti per le persone giuridiche straniere e gli individui residenti all’estero
Gli “investitori esteri eccetera” includono persone giuridiche straniere o individui con residenza all’estero che soddisfano i requisiti stabiliti dall’ordinanza del Gabinetto per gli operatori di strumenti finanziari eccetera (ordinanza del Gabinetto) come previsto dall’articolo 63-8, paragrafo 2, punto 1 della Legge giapponese sugli strumenti finanziari e gli scambi (Financial Instruments and Exchange Act) . In particolare, è necessario soddisfare uno dei seguenti requisiti (ordinanza del Gabinetto, articolo 246-10, paragrafo 1) :
- Requisito patrimoniale: al momento dell’acquisizione di quote di uno schema di investimento collettivo di tipo associativo, si prevede che il valore totale degli asset posseduti, al netto del totale dei debiti, sia pari o superiore a 300 milioni di yen.
- Requisito di asset finanziari investibili: al momento dell’acquisizione di quote di uno schema di investimento collettivo di tipo associativo, si prevede che il valore totale degli asset finanziari investibili (limitati agli elementi elencati nell’ordinanza del Gabinetto, articolo 62, paragrafo 2, punti da (i) a (iii)) sia pari o superiore a 300 milioni di yen.
- Requisito di esperienza nelle transazioni: avere un conto aperto presso un operatore di strumenti finanziari eccetera (inclusi quelli equivalenti secondo le leggi straniere) per effettuare transazioni di titoli o derivati da almeno un anno.
- Equivalente a un investitore specifico straniero: essere considerato equivalente a un investitore specifico secondo le leggi straniere.
Posizione degli investitori istituzionali qualificati e dei loro affiliati stretti
Gli “investitori esteri eccetera” includono, oltre alle persone giuridiche straniere e agli individui sopra menzionati, anche i seguenti soggetti (Legge giapponese sugli strumenti finanziari e gli scambi, articolo 63-8, paragrafo 2, punti 2 e 3) :
- Investitori istituzionali qualificati: definiti dall’articolo 2 della Legge giapponese sugli strumenti finanziari e gli scambi (esempio: operatori di strumenti finanziari di tipo I, gestori di investimenti, banche, compagnie di assicurazione, società di investimento, casse di risparmio, ecc.) e soggetti considerati equivalenti secondo l’ordinanza del Gabinetto (come fondi pensione basati su leggi straniere o fondi pensione aziendali equivalenti).
- Affiliati stretti di soggetti che hanno presentato la notifica per l’attività speciale degli investitori esteri eccetera: includono dirigenti e dipendenti di tali soggetti speciali, società madri, filiali, società affiliate, soggetti a cui è stata delegata l’autorità di gestione degli asset di investimento, consulenti per gli investimenti, i loro impiegati e parenti entro il terzo grado di consanguineità.
Presentare una panoramica completa dei criteri specifici per determinare l’idoneità degli investitori può rendere più efficiente il processo di verifica nella pratica. Ciò consente ai formatori di fondi di determinare rapidamente da quali investitori possono ricevere finanziamenti. In particolare, il fatto che gli investitori istituzionali qualificati e i loro affiliati stretti siano inclusi dimostra la flessibilità del sistema, ma senza una comprensione precisa del suo ambito, esiste il rischio di deviare involontariamente dai requisiti dell’attività speciale, rendendo questa panoramica essenziale.
Requisito del “principalmente non residenti” per la composizione degli investimenti in un fondo
Nell’ambito dell’attività speciale degli investitori esteri eccetera che gestiscono autonomamente, il denaro che costituisce l’oggetto di tale gestione deve provenire “principalmente” (più della metà dell’importo totale degli investimenti nel fondo) da non residenti .
Questo requisito chiarisce che il sistema è principalmente focalizzato sull’attrazione di capitali dall’estero e limita l’uso da parte di operatori nazionali per la formazione di fondi destinati agli investitori nazionali. Sebbene il nome “attività speciale degli investitori esteri eccetera” possa far pensare che tutti gli investitori debbano essere all’estero, in realtà è permesso includere alcuni investitori nazionali (come gli investitori istituzionali qualificati e i loro affiliati stretti). Tuttavia, imponendo la condizione che i fondi provengano “principalmente” da non residenti, il sistema mantiene una direzione chiara e non devia dall’obiettivo di “internazionalizzazione del centro finanziario”. Questo riflette l’intenzione dell’autorità di regolamentazione di prevenire l’uso improprio del sistema da parte degli operatori nazionali per formare fondi destinati sostanzialmente agli investitori generali nazionali. Questo requisito funge da importante salvaguardia per prevenire abusi del sistema e deviazioni dai suoi obiettivi originali.
Procedure di notifica e documenti necessari in Giappone
Panoramica della notifica e l’Ufficio delle Finanze competente in Giappone
La notifica per le operazioni speciali degli investitori stranieri deve essere presentata al direttore dell’Ufficio delle Finanze (o della sua filiale) competente per la località in cui si trova la sede principale dell’applicante. In particolare, gli operatori esteri che non dispongono di un ufficio o di una sede commerciale in Giappone devono presentare la notifica (un originale) alla Terza Sezione di Supervisione dei Valori Mobiliari del Dipartimento di Gestione Patrimoniale dell’Ufficio delle Finanze del Kanto. Questo indica che la Kanto Finance Bureau funge da punto di contatto centralizzato per gli operatori commerciali esteri. Al momento della notifica, è richiesto un’imposta di registrazione e licenza di 150.000 yen.
Informazioni e Documenti Allegati Necessari per la Notifica di Registrazione
Per compilare la notifica di registrazione, è necessario fare riferimento alle istruzioni e agli esempi di compilazione pubblicati sulla pagina web dell’Ufficio Finanze, seguendo il formato prescritto. Le principali informazioni da includere sono le seguenti:
- Denominazione commerciale, nome o cognome
- Per le persone giuridiche, l’importo del capitale sociale o il totale degli investimenti
- Per le persone giuridiche, i nomi o le denominazioni degli amministratori
- I nomi e le posizioni dei dipendenti importanti (come il responsabile della conformità normativa) come definito dal decreto governativo
- Tipologia di attività (gestione autonoma, raccolta autonoma, ecc.)
- Nome e indirizzo della sede principale e di altri uffici o sedi operative
- Se si svolgono altre attività, il tipo di tali attività
- Nome dell’associazione di operatori di strumenti finanziari a cui si appartiene (facoltativo)
Anche i documenti allegati devono essere preparati facendo riferimento agli esempi forniti sulla pagina web dell’Ufficio Finanze. I principali documenti allegati sono i seguenti:
- Documento di impegno a non rientrare nei motivi di rifiuto della registrazione
- Descrizione del metodo operativo: un documento molto importante che dettaglia i principi fondamentali della gestione operativa, i metodi di esecuzione del lavoro, l’organizzazione delle responsabilità, il sistema di risoluzione dei reclami, i tipi di titoli trattati, ecc.
- Documento che descrive la struttura organizzativa e il sistema di esecuzione del lavoro relativo alle attività: include organigrammi, nomi dei reparti, responsabili, titoli, numero di persone, contenuto del lavoro, ecc., garantendo la coerenza con la descrizione del metodo operativo.
- Per le persone giuridiche, curriculum vitae degli amministratori e dei dipendenti importanti, estratti del registro della popolazione (o certificato di registrazione per le persone giuridiche), certificati delle autorità pubbliche che attestano l’assenza di motivi di rifiuto della registrazione, dichiarazioni di impegno.
- Statuto, certificato di registrazione, bilancio finale e conto economico.
- Documenti che descrivono la situazione di soggetti specifici correlati (società madre, filiali, società holding, ecc.).
Fornendo un elenco esaustivo dei documenti principali necessari per la notifica, supportiamo gli richiedenti affinché possano preparare tutto il necessario senza omissioni. Questo è particolarmente importante per gli operatori stranieri, poiché la preparazione di documenti conformi al sistema legale giapponese richiede conoscenze specialistiche, rendendo questa checklist un’indicazione essenziale per i responsabili pratici nel procedere con le pratiche.
Categoria | Documenti Principali | Punti Chiave delle Informazioni da Includere |
Corpo principale della notifica | Formato della notifica | Denominazione commerciale, capitale sociale, amministratori, tipologia di attività, indirizzo degli uffici, ecc. |
Contenuto dell’attività | Descrizione del metodo operativo | Principi di gestione operativa, metodi di esecuzione, organizzazione delle responsabilità, risoluzione dei reclami, tipi di titoli trattati, ecc. |
Struttura organizzativa e sistema di esecuzione del lavoro | Documento sulla struttura di esecuzione del lavoro | Organigrammi, nomi dei reparti, responsabili, numero di persone, contenuto del lavoro, sistema di conformità, ecc. |
Amministratori e dipendenti importanti | Curriculum vitae, estratti del registro della popolazione/certificato di registrazione, dichiarazioni di impegno, certificati delle autorità pubbliche | Esperienza, residenza, conferma dell’assenza di motivi di esclusione |
Informazioni sulla persona giuridica | Statuto, certificato di registrazione, bilanci | Scopo dell’attività, capitale sociale, composizione degli amministratori, situazione finanziaria |
Altri | Documenti sulla situazione di soggetti specifici correlati | Chiarificazione delle relazioni con società madre, filiali, società holding, ecc. |
Processo di Revisione e Periodi Standard di Trattamento
Le operazioni speciali per investitori stranieri sono considerate “notifiche”, pertanto si prevede che il periodo di revisione sia più breve rispetto alla “registrazione” ordinaria. Il periodo standard di trattamento per la registrazione di un’attività di trading di prodotti finanziari è di due mesi, ma questo non include il tempo per la correzione delle domande o il periodo di consultazione preliminare. La consultazione preliminare non è obbligatoria, ma spiegare il proprio schema di business, i metodi operativi e la struttura organizzativa utilizzando grafici e documenti può facilitare il processo di notifica successivo. La notifica si effettua di principio tramite il “Sistema di domanda e notifica elettronica” dell’Agenzia dei Servizi Finanziari. I moduli vanno presentati in formato Excel e i documenti allegati in formato PDF.
La “notifica” è di principio una revisione formale, il che rappresenta un vantaggio in termini di velocità di trattamento. Tuttavia, se i documenti presentati sono incompleti o se si verificano motivi di rifiuto della notifica (ad esempio, l’assenza di un ufficio commerciale in Giappone), la notifica potrebbe non essere accettata o potrebbe diventare oggetto di azioni amministrative. Questo significa che, anche se la revisione è formale, il soddisfacimento dei requisiti minimi è richiesto con rigore. Non significa che le autorità non verifichino affatto il contenuto, ma piuttosto che i requisiti formali, come l’assenza di cause di inabilitazione o di falsità e omissioni significative nei documenti presentati, sono controllati con severità. Se questi requisiti non sono soddisfatti, la notifica non sarà accettata e, nel peggiore dei casi, potrebbe diventare oggetto di azioni amministrative o sanzioni. Pertanto, gli operatori non dovrebbero considerare la revisione formale come un processo semplice, ma devono assicurarsi dell’accuratezza dei documenti presentati e del pieno soddisfacimento dei requisiti. In particolare, per gli operatori stranieri, la preparazione di documenti conformi al sistema legale giapponese richiede conoscenze specialistiche, quindi si raccomanda vivamente il supporto di esperti.
Obblighi Continuativi e Requisiti di Reporting e Pubblicazione
Obbligo di Creazione e Presentazione del Rapporto Annuale
I soggetti che effettuano notifiche speciali per investitori esteri devono preparare un rapporto annuale per ogni esercizio finanziario e presentarlo entro tre mesi dalla fine di ogni esercizio finanziario. La presentazione avviene di norma attraverso il sistema integrato di supporto alle attività della Financial Services Agency (FSA) del Giappone. Quando si utilizza il sistema integrato, si raccomanda l’uso di un computer con sistema operativo in lingua giapponese e di moduli in formato Excel scaricati dal sistema stesso. In casi eccezionali, se la presentazione deve avvenire in forma cartacea, è necessario allegare una descrizione dettagliata delle ragioni. Per gli operatori stranieri è previsto un sistema di approvazione per l’estensione dei termini di presentazione.
Obblighi di Ispezione Pubblica e Pubblicazione
I contenuti delle notifiche iniziali e delle modifiche devono essere resi disponibili per l’ispezione pubblica senza indugi dopo la presentazione. Inoltre, è necessario preparare un documento esplicativo per ogni esercizio finanziario e renderlo disponibile per l’ispezione entro quattro mesi dalla fine di ogni esercizio finanziario. Questo documento esplicativo può essere sostituito da una copia del rapporto annuale. Queste pubblicazioni avvengono tramite la disponibilità presso la principale sede operativa e uffici, o attraverso la pubblicazione sul sito web aziendale. La FSA chiarisce che la presentazione non garantisce l’affidabilità del soggetto notificante e avverte gli investitori di valutare con attenzione la solvibilità dell’operatore con cui intendono fare affari, comprendendo bene i dettagli della transazione.
Punti da Considerare in Relazione alle Sanzioni Amministrative e Penali
In caso di mancata presentazione dei vari documenti richiesti o di presentazione di notifiche o rapporti falsi, possono essere applicate sanzioni amministrative (come l’ordine di cessazione delle attività o l’ordine di miglioramento delle operazioni). Se si svolge un’attività di trading di prodotti finanziari senza registrazione, si può essere soggetti a pene detentive fino a cinque anni o a multe fino a cinque milioni di yen, o entrambe, secondo la legge giapponese sui servizi e le attività finanziarie.
Sebbene il regime speciale per gli investitori esteri abbassi le barriere all’ingresso, gli obblighi di reporting e pubblicazione continuativi e l’applicazione delle sanzioni amministrative sono altrettanto rigorosi come per gli operatori finanziari tradizionali. Questo riflette l’atteggiamento dell’autorità di regolamentazione che, pur facilitando l’accesso, richiede fortemente il mantenimento della trasparenza e della conformità. L’obiettivo del sistema è “ridurre le barriere all’ingresso”, ma la severità degli obblighi di reporting continuativi e l’applicazione delle sanzioni amministrative evidenzia l’intenzione dell’autorità di mantenere la “protezione degli investitori” e la “salute del mercato”, principi fondamentali della regolamentazione finanziaria in Giappone. In altre parole, l’accesso è facilitato, ma una volta entrati nel mercato, si richiede rigorosamente agli operatori di mantenere trasparenza e conformità alle leggi. In particolare, il fatto che la FSA non garantisca l’affidabilità dei soggetti notificanti sottolinea l’importanza del monitoraggio post-registrazione e del principio di responsabilità individuale. Questo significa che, specialmente per gli operatori stranieri, l’attività nel mercato giapponese non si conclude semplicemente con la “notifica”, ma richiede la costruzione di un solido sistema di conformità continuativa.
Obblighi di Stabilimento di Uffici Commerciali in Giappone e Considerazioni Pratiche
Necessità di Uffici Commerciali in Giappone e Trattamento degli Uffici Virtuali
Le società che svolgono attività speciali per investitori esteri sono obbligate ad avere un ufficio commerciale o un ufficio in Giappone (articolo 63-9, paragrafo 6, punto 2 della Financial Instruments and Exchange Act). Le società che non dispongono di un ufficio commerciale o di un ufficio in Giappone sono soggette a cause di inabilitazione alla notifica. Inoltre, anche le persone fisiche residenti all’estero non possono svolgere attività speciali per investitori esteri (articolo 63-9, paragrafo 6, punto 3 della Financial Instruments and Exchange Act), suggerendo la necessità di avere un indirizzo in Giappone. In linea di principio, l’uso di cosiddetti uffici virtuali non è consentito né per l’ufficio principale né per qualsiasi ufficio che svolga attività speciali. Questo è un provvedimento per assicurare un’attività commerciale concreta e un sistema di gestione.
Nomina di Rappresentanti in Giappone per Società Straniere
Quando una società straniera svolge attività speciali per investitori esteri, è necessario nominare un rappresentante in Giappone. Le società straniere che non hanno nominato un rappresentante in Giappone sono soggette a cause di inabilitazione alla notifica. Inoltre, se non esiste una garanzia da parte dell’autorità di regolamentazione degli strumenti finanziari stranieri nella località dell’ufficio principale o dell’ufficio che svolge attività speciali, ciò costituisce una causa di inabilitazione. Questo richiede l’integrità del sistema di supervisione nel paese di origine.
Impatto sulla Qualificazione come Stabilimento Permanente (PE) ai Fini Fiscali
L’obbligo di stabilire una base operativa in Giappone non si limita a essere un requisito di regolamentazione finanziaria, ma influisce anche sulla qualificazione come Stabilimento Permanente (Permanent Establishment, PE) ai fini fiscali. Se viene riconosciuto come PE, il reddito derivante da tale attività commerciale diventa soggetto a imposta sul reddito delle società in Giappone, rendendo essenziale un’attenta valutazione fiscale quando un operatore estero considera l’espansione delle attività in Giappone.
L’obbligo di stabilire un ufficio commerciale in Giappone è una condizione preliminare per svolgere affari, ma questa istituzione fisica è strettamente correlata alla definizione di “Stabilimento Permanente (PE)” nel diritto fiscale internazionale. Se riconosciuto come PE, il reddito derivante da tale attività commerciale diventa soggetto a imposta in Giappone. Questo significa che, mentre gli operatori esteri possono godere dei vantaggi della deregolamentazione finanziaria, possono anche sorgere nuovi obblighi e oneri fiscali. Pertanto, quando si utilizza questo sistema, è essenziale un esame da una prospettiva professionale sia legale che fiscale, poiché la conoscenza di un singolo campo specialistico potrebbe non essere sufficiente per identificare i rischi. Per godere dei vantaggi della deregolamentazione e al contempo evitare oneri fiscali imprevisti, è indispensabile ricevere consulenza complessiva da esperti nelle fasi iniziali.
Riepilogo
Il “Regime Speciale per gli Investitori Esteri e Altri” svolge un ruolo cruciale nell’incoraggiare l’afflusso di capitali esteri nel mercato giapponese e contribuisce a trasformare il Giappone in un centro finanziario internazionale. I principali vantaggi di questo regime sono i seguenti:
- La possibilità di un rapido ingresso nel mercato tramite una semplice “notifica” e la riduzione dei costi iniziali grazie alla semplificazione delle procedure.
- La possibilità di “raccolta” di fondi consente di raggiungere un pubblico di investitori esteri più ampio rispetto alle precedenti offerte private limitate.
- Non è obbligatorio avere investitori istituzionali qualificati, il che aumenta la flessibilità nella composizione degli investitori del fondo.
Tuttavia, nell’utilizzare questo regime, è necessario essere consapevoli delle seguenti sfide e considerazioni:
- È necessario distinguere chiaramente tra il “Regime Speciale per gli Investitori Istituzionali Qualificati e Altri” esistente, e questo regime richiede una maggiore sensibilizzazione del mercato per promuovere il suo utilizzo.
- Vi è una stretta applicazione del requisito che gli investitori del fondo siano “principalmente non residenti”, quindi è necessario prestare attenzione all’equilibrio quando si accettano investimenti da investitori nazionali.
- Esiste l’obbligo di stabilire un ufficio nazionale e regolamenti sui virtual office, che richiedono di considerare il rischio di riconoscimento di un impianto fisso permanente (PE) ai fini fiscali.
- Vi sono obblighi di presentare regolarmente rapporti di attività e di rendere pubblici tali documenti, e in caso di violazioni legali, esistono rischi di sanzioni amministrative e penali, rendendo essenziale una gestione rigorosa del rischio.
Questo regime, a causa della sua natura speciale, presenta molte situazioni che richiedono interpretazioni complesse e decisioni pratiche. In particolare, per gli operatori stranieri è indispensabile una profonda comprensione del sistema legale, fiscale e delle pratiche commerciali giapponesi.
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